Mazzarino. La crisi politica nel governo cittadino del sindaco Faraci pone preoccupazioni, dentro e fuori il consiglio comunale. La questione è resa ancor più delicata dalle vicende che ruotano intorno agli aspetti finanziari dell’ente. “Con profondo rammarico e preoccupazione, evidenziamo ancora una volta l’incapacità dell’amministrazione Faraci di governare la nostra città con competenza e responsabilità. Tra le numerose questioni irrisolte che continuano a caratterizzare questa giunta, purtroppo, il problema più grave e urgente rimane senza dubbio la situazione finanziaria del Comune. Era compito dell’amministrazione affrontare con priorità e determinazione il dissesto economico dell’ente – dicono gli ex consiglieri D’Aleo e Vicari – ma a distanza di mesi la realtà dei fatti dimostra che nulla è stato fatto per risolverlo, tutto come prima, o peggio di prima, tutto tempo sprecato. Di recente, abbiamo appreso che il collegio dei revisori dei conti, ancora una volta non è stato messo nelle condizioni di esprimere parere sul bilancio stabilmente riequilibrato, malattia antica. Questo dato non solo conferma le nostre preoccupazioni di ieri ma evidenzia ancora di più lo stato critico, comatoso, in cui oggi versa il Comune. Un ente privo di stabilità finanziaria non può essere un ente in grado di programmare e le conseguenze di questa instabilità si riflettono inevitabilmente sulla qualità dei servizi che si dovrebbero erogare ai cittadini e non solo, poiché in molti bandi, dove sono previste quote di cofinanziamento, il nostro Comune non può partecipare. Sono tutte opportunità perse. La problematica finanziaria del Comune non è una novità. Già nel passato consiglio comunale avevamo sollevato la questione chiedendo con forza una seduta specifica per capire e discutere l’approvazione degli strumenti finanziari e le criticità amministrative del Comune di Mazzarino. In particolare, durante il consiglio del 31 marzo 2023, delibera consiliare n.26, avevamo evidenziato tutte le nostre perplessità e i rischi connessi all’instabilità economica dell’ente. La nostra mozione fu condivisa da più parti, anche da coloro che oggi ricoprono ruoli di rilievo nell’attuale amministrazione, tra cui consiglieri comunali e amministratori e ci vogliamo fermare qua. Tuttavia, nonostante il dibattito e il riconoscimento del problema, nessuna azione concreta realmente fu intrapresa. In quella seduta, avevamo proposto all’allora maggioranza di optare per un dissesto guidato, una scelta dolorosa ma necessaria per rimettere ordine nei conti pubblici e costruire una base solida per il futuro del Comune. Il nostro appello cadde nel vuoto, lasciando spazio a una gestione amministrativa confusa e priva di una reale strategia di risanamento. Non a caso, successivamente fu la stessa Corte dei Conti a imporre la dichiarazione dello stato di dissesto, molto più dolorosa”. Secondo i due ex consiglieri comunali la situaizone generale rischia di andare incontro a falle notevoli.
“Oggi assistiamo a un’amministrazione divisa, inefficace e incapace di affrontare le vere priorità del paese. Le continue lotte intestine tra i diversi gruppi di maggioranza non fanno altro che rallentare qualsiasi possibilità di intervento concreto, lasciando il Comune in una condizione di totale abbandono. Le conseguenze di questa paralisi amministrativa sono sotto gli occhi di tutti. La situazione finanziaria rimane ancora irrisolta, con gravi ripercussioni sui servizi essenziali per i cittadini. L’assenza di una politica economica chiara mette a rischio la gestione delle risorse comunali e il futuro della città, perdendo tante occasioni. La mancanza di una visione strategica complessiva sta trascinando il Comune in una crisi sempre più profonda. A farne le spese, purtroppo, non sono gli amministratori ma i cittadini di Mazzarino. È la nostra comunità che subisce le conseguenze di un governo inefficiente. Mazzarino – aggiungono – merita altro, merita un’amministrazione capace di affrontare i problemi con coraggio e determinazione e non un governo che si limita a navigare a vista, senza una reale direzione o destinazione. È ora di assumersi le proprie responsabilità. Al sindaco chiediamo se non sia opportuno informare la città sulle reali condizioni finanziarie dell’ente. Oppure sta valutando di percorrere altre strade, magari drastiche ma sicuramente valide per la risoluzione della problematica? Ci permettiamo di dargli un modesto suggerimento, noi lo avevamo proposto nel 2023”.