Mazzarino, consiglieri del sindaco chiedono dimissioni del presidente del consiglio: "Non si tocca"

Botta e risposta sul presidente del consiglio comunale

A cura di Redazione Redazione
22 agosto 2025 12:00
Mazzarino, consiglieri del sindaco chiedono dimissioni del presidente del consiglio: "Non si tocca" -
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Mazzarino.  Per i consiglieri che si rifanno al sindaco Faraci, "il presidente del consiglio comunale Abbruscato ha perso la bussola: ennesima prova di incapacità e mancanza di rispetto per le istituzioni Ancora una volta siamo costretti a denunciare pubblicamente l’atteggiamento irresponsabile e inadeguato della Presidente del Consiglio comunale, Dott.ssa Abbruscato. Dopo aver convocato la conferenza dei capigruppo con ben 17 punti all’ordine del giorno e, contestualmente, fissato per il 29 agosto 2025 la seduta di Consiglio comunale con 32 punti da trattare, la stessa Presidente ha incredibilmente deciso di disertare la seduta, lasciando l’Aula e i lavori istituzionali in una situazione di caos e imbarazzo. A rendere ancora più grave il quadro, si aggiunge l’assenza dell’intero gruppo Ficarra, che ha scelto anch’esso di disertare, dimostrando scarso senso di responsabilità e totale mancanza di rispetto nei confronti della città e dei cittadini che il Consiglio comunale rappresenta. È evidente che la Dott.ssa Abbruscato abbia ormai perso la bussola, dimostrando, ancora una volta, di non essere in grado di svolgere con equilibrio e responsabilità il ruolo che ricopre. La sua gestione si rivela non solo improvvisata e contraddittoria, ma anche dannosa per il corretto funzionamento dell’organo consiliare. Un comportamento che tradisce la natura stessa delle istituzioni: la Presidente continua a giocare con le regole e con i tempi, imponendo scelte calate dall’alto senza alcun rispetto per i consiglieri, per i cittadini e per il valore democratico che dovrebbe rappresentare. Ribadiamo con forza che non basta ricoprire una carica per essere autorevoli: l’autorevolezza si conquista con la serietà, il rispetto e la capacità di mediazione, qualità che la Dott.ssa Abbruscato ha dimostrato di non possedere, preferendo atteggiamenti autoritari e inconcludenti. La città merita istituzioni all’altezza delle sfide e non una guida che, con la sua incapacità e con l’avallo di chi preferisce fuggire dalle proprie responsabilità, rischia di ridurre il consiglio comunale a una farsa. Per questo, se ha rispetto per la città che la ospita si dimetta", indicano in una nota i consiglieri Mantione, Petralia e Corino. L'opposizione, ormai numericamente maggioritaria, però, ribatte. "Premesso che il Presidente ha convocato la Conferenza dei Capigruppo come previsto dal Regolamento per snellire i lavori consiliari, riteniamo inaccettabile che venga attaccata per una circostanza (mancanza del numero legale) che non dipende certo da lei, non essendo Capogruppo. Il mini-gruppo del Sindaco, guidato dal “Gatto e la Volpe” di passata memoria, sembra dimenticare – forse per l’età o forse per convenienza – di aver disertato quasi tutte le Conferenze dei Capigruppo (compreso Sindaco e Giunta) anche su questioni cruciali per la città, come ad esempio quella sulla SRR. Ancora una volta mistificano la realtà. Ricordiamo inoltre che la Presidente è stata eletta all’unanimità dal Consiglio Comunale su proposta dello stesso gruppo del Sindaco, che allora la elogiava pubblicamente. Oggi, di fronte alle difficoltà e ai limiti politici-amministrativi, tentano di farne il capro espiatorio del proprio fallimento. Il Presidente non si tocca. A lei va la nostra piena solidarietà e totale fiducia per il ruolo che sta svolgendo con equilibrio e imparzialità, a differenza del Sindaco che, pur dovendo rappresentare tutti, appare ormai nelle mani di due pseudo-consiglieri destinati a condurlo a un inevitabile fallimento politico. Per rispetto delle istituzioni e per trasparenza politico-amministrativa, chiediamo al Sindaco un confronto pubblico con il Presidente del Consiglio, così da ristabilire il rispetto dei ruoli e delle istituzioni, che lui e i suoi “giullari di corte” hanno sino ad oggi calpestato", spiegano i consiglieri Giuseppe Presti, Martina Selvaggio, Francesco Lo Forte, Vincenzo Guerreri, Letizia Pistone, Giorgio Arena e Davide Virga.

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