Palermo. Niente “interpretazione autentica” della norma sull’ineleggibilità. La maggioranza di governo, all’Ars, fa un passo indietro rispetto a quanto era stato inserito nel maxi emendamento, in discussione da oggi. Un intervento normativo che di fatto avrebbe blindato gli scranni di quattro deputati, attualmente però in attesa che i giudici si pronuncino sui ricorsi che potrebbero farli decadere. La norma era stata inserita nella lunga trafila della commissione bilancio, della quale fanno parte due parlamentari FdI, compreso il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania, che attendono la decisione dei giudici sulla loro eleggibilità. La posizione di Catania è messa in forse da un ricorso presentato da esponenti gelesi di Fratelli d’Italia. Se il tribunale sezione civile accogliesse il ricorso, potrebbe avvantaggiarsene l’attuale coordinatore cittadino del partito, Salvatore Scuvera. La norma è stata stralciata.
Come riferisce LiveSicilia.it, la Presidenza dell’Ars ha deciso di stralciare dal maxi-emendamento alla manovra correttiva la norma “salva-ineleggibili”, “che – come ha detto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno in apertura della seduta parlamentare – non era stata concordata in conferenza dei capigruppo, mi spiace per qualcuno che ha voluto parlare in maniera accesa su questo argomento”. “Sul piano dei contenuti – ha proseguito – la norma apporta modifiche e quindi ci vogliono idonei approfondimenti nelle commissioni di merito”.