Gela. La cifra complessiva, che si aggira intorno ai quindici milioni di euro, è quella che, probabilmente, assai più di altre ha messo in difficoltà i conti del municipio. Sono somme, accumulate in passato per i servizi nella discarica Timpazzo, che l’ente deve all’Ato Cl2 in liquidazione e che rappresentano la parte più consistente delle pendenze che l’ambito ha l’obiettivo di chiudere. Sul credito vantato da Ato, negli scorsi anni si è aperto un giudizio, al tribunale delle imprese di Palermo. Il sindaco Lucio Greco, già al momento del suo insediamento, non fu convinto dalle ipotesi di transazione, che erano state formalizzate dai suoi predecessori. A marzo, il giudice palermitano dovrebbe esprimersi, ma sembra che siano aumentate le possibilità di arrivare ad un accordo. Il commissario liquidatore dell’Ato, Giuseppe Lucisano, conferma che è in corso il dialogo con il Comune. “Il dialogo è aperto – spiega – sempre nel perseguimento della massima trasparenza e della massima legalità. Ci sono delle note e si può arrivare ad un accordo”. Dagli uffici dell’Ato sembra trasparire ottimismo sul raggiungimento dell’obiettivo. Prima dell’insediamento della giunta Greco, c’erano stati tentativi di formalizzare una transazione, che però non furono mai concretizzati, fino ad indurre l’allora commissario Ato, Giuseppe Panebianco, a rivolgersi ai giudici del tribunale delle imprese di Palermo, così da ottenere il riconoscimento del credito. “Chiudendo la transazione con il Comune di Gela – aggiunge Lucisano – Ato definirebbe già quasi il 75 per cento dell’intera liquidazione e questo nell’arco di poco più di un anno e mezzo dal mio insediamento. Stiamo lavorando in questa direzione”. A questo punto, anche se bisognerà poi avere una conclusione effettiva della trattativa, le parti, ovvero Ato e Comune, potrebbero arrivare davanti al giudice del tribunale palermitano, con un accordo formalizzato.
Intorno al maxi credito vantato dall’Ato rifiuti in liquidazione, negli scorsi anni scattò anche un’inchiesta, che è sfociata in un procedimento penale nei confronti del dirigente del settore bilancio Alberto Depetro, proprio per la mancata certificazione delle somme indicate da Ato, per i servizi in discarica del passato. Il dirigente, di recente, si è difeso in aula, spiegando di aver operato nel massimo rispetto delle sue funzioni. Il sindaco Lucio Greco e il commissario Lucisano sembrano intenzionati a chiudere il cerchio, prima che il giudice del tribunale palermitano possa pronunciarsi. Intanto, entro fine febbraio dovrebbe tenersi l’assemblea dell’Ato, per l’approvazione del consuntivo 2020.