Gela. Centomila cartoline da inviare al Premier Matteo Renzi.
Le hanno già preparate i sindacati confederali di Cgil, Cisl ed Uil per attirare l’attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla vertenza Eni a Gela. In gioco ci sono quasi 2000 posti di lavoro ed un indotto a catena di attività commerciali e imprenditoriali che sono in crisi irreversibile. Con l’hastag ?#?matteocambiaverso, ?#?gelasaluteelavoro i sindacati sperano di poter vedere coinvolto in prima persona il Premier, che nell’agosto del 2014 in visita a Gela ribadì che non si sarebbe perso nessun posto di lavoro con la riconversione della Raffineria Eni in green refinery. Oggi 400 operai dell’indotto sono senza neanche gli ammortizzatori sociali e ieri anche l’Eureco ha annunciato la mobilità per 36 dipendenti che si occupano del servizio antinquinamento nel porto. “Abbiamo presentato le 100 mila cartoline che ogni cittadina e cittadino potrà far propria scrivendo il proprio pensiero”, hanno spiegato i segretari.
