Gela. E’ stato assolto e le accuse di maltrattamenti non hanno retto. Il giudice Roberto Riggio, in abbreviato, ha emesso una decisione favorevole per un bracciante agricolo locale, accusato di minacce e maltrattamenti a danno dell’ex moglie, parte civile nel procedimento. Per l’imputato, la procura aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giuseppe Cascino, ha invece ripercorso le conseguenze di un matrimonio finito e dei rancori che l’ex consorte avrebbe concentrato sull’imputato, non consentendogli di vedere la figlia. Ci furono diverse denunce presentate, sempre a carico dell’ex marito. Per la difesa, però, non ci furono mai minacce o maltrattamenti. L’imputato avrebbe solo cercato di avere un rapporto sereno con la figlia, contrastato però dall’ex consorte.
Nei confronti dell’uomo, in un altro procedimento, è venuta meno anche l’accusa di stalking. A sua volta, l’ex moglie dovrà rispondere della mancata ottemperanza ai provvedimenti dell’autorità giudiziaria, proprio perché non avrebbe permesso incontri tra l’ex marito e la figlia.