Niscemi. Costituivano un grosso canale di approvvigionamento di marijuana sulla piazza di Niscemi, dando vita ad un ciclo a pieno di ritmo di produzione e di spaccio per un mercato che avrebbe dovuto fruttare 200 milioni di euro.
Cinque i soggetti di Vittoria, che nella giornata di ieri, sono stati tratti in arresto perché resisi responsabili, in concorso, di coltivazione e detenzione di marijuana. Si tratta di Antonio Paravizzini, di anni 40; della moglie Carmela Occhipinti di anni 28; di Torres Francesco, di anni 22; di Torres Benedetto, di anni 18 e infine di Ficicchia Giovanni, di anni 42.
Nella azienda agricola dei coniugi, sita in contrada Fondo Abate sono stati rinvenuti occultati 10 chili di marijuana divisi in 13 sacchi plastica. Tra i vari filari coltivati a pomodoro, inoltre, venivano reperite numerose piantine e altra sostanza essiccata per un peso complessivo di 15 chili.
Nel corso della perquisizione veniva prontamente fermato Francesco Torres mentre provava a fuggire a bordo della propria autovettura. All’interno del cofano della stessa sono stati ritrovati tre sacchi di plastica, sempre di marijuana, per un peso di 25 chili.
Pertanto la perquisizione è stata estesa pure alla sua azienda agricola, di proprietà anche di Giovanni Ficicchia, il quale giungeva mentre si rinvenivano altri 5 chili di sostanza stupefacente all’interno di un casolare di pertinenza.
La serra Ficicchia- Torres è stata strutturata con lo stesso abile stratagemma utilizzato da Paravizzini: le piantine di marijuana, infatti, venivano coltivate nella parte centrale della serra, tra i filari di altre coltivazioni di ortaggi.
Le indagini, partite due mesi fa, sono state condotte dal Commissariato di Niscemi in collaborazione con quello di Vittoria e hanno decretato la fine di un floridissimo mercato della sostanza.