Gela. Nella sua abitazione, gli agenti di polizia del commissariato trovarono una pianta di marijuana. Adesso, è arrivata l’assoluzione per Nicola Fraglica.
Arriva l’assoluzione. La decisione è stata adottata dal giudice Silvia Passanisi a conclusione del dibattimento a carico dell’imputato. A segnalare che nel suo appartamento poteva esserci la droga fu una giovane che, già in passato, avrebbe avuto rapporti con lo stesso Fraglica, difeso in giudizio dall’avvocato Maurizio Scicolone.
La ricostruzione di quei fatti è stata ripetuta in aula da uno dei dirigenti di polizia che si occuparono delle indagini. Il pubblico ministero Giampiero Cortese, invece, ha chiesto la condanna a nove mesi di detenzione. Stando agli investigatori, quella pianta sequestrata, consegnata direttamente dall’imputato, avrebbe consentito di ricavare circa trenta dosi.
