Mancuso vede "opportunità e non tagli alla sanità": dem, "smentito pure da Tesauro e Burgio"

Tra Mancuso e i dem distanze incolmabili

12 luglio 2025 18:00
Mancuso vede "opportunità e non tagli alla sanità": dem, "smentito pure da Tesauro e Burgio" -
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Gela.  Una visione comune, sul sistema sanitario cittadino, pare merce piuttosto rara, soprattutto all'indomani del dibattito in aula consiliare, reso necessario dai tagli previsti per il “Vittorio Emanuele” nella nuova rete ospedaliera proposta dal governo regionale. Tra i più convinti assertori delle scelte condotte dal governo Schifani c'è il parlamentare Ars di Forza Italia Michele Mancuso. “La nuova rete ospedaliera in provincia di Caltanissetta non rappresenta una sottrazione ma un’opportunità concreta per rafforzare e modernizzare il nostro sistema sanitario. Un’occasione per rendere la sanità pubblica più efficiente e più vicina ai cittadini, in particolare nelle aree interne e periferiche. In questi mesi, grazie all’azione dell’Assessorato regionale alla Salute e della sesta commissione dell’Ars, è stato avviato un confronto strutturato con i vertici delle Aziende sanitarie provinciali per superare le principali criticità. Tra le priorità affrontate con urgenza, c'è stata la carenza di personale nei pronto soccorso di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, così come in reparti fondamentali come l’ortopedia di Gela. L’Asp ha già attivato e concluso concorsi in diverse specialità mediche e sta ultimando il processo di stabilizzazione di infermieri e operatori socio-sanitari, assicurando continuità assistenziale e stabilità occupazionale. La riorganizzazione si integra con la riforma territoriale del Dm 77/2022, già attuata nella nostra provincia con la realizzazione di quattro Centrali operative territoriali, la ristrutturazione in corso degli ospedali di Comunità e con il rafforzamento della telemedicina e dell’assistenza domiciliare. A ciò si aggiungono importanti investimenti per l’ammodernamento tecnologico: nuove Tac, mammografi, ecografi, risonanze magnetiche, tre acceleratori lineari per le radioterapie a Gela e San Cataldo e l’introduzione della cartella clinica elettronica integrata con il fascicolo sanitario elettronico nazionale.Grande attenzione sarà dedicata al consolidamento delle eccellenze presenti sul territorio, a cominciare dalla breast unit dell’ospedale di Gela guidata con competenza dal dottor Di Martino, centro di riferimento nel trattamento del tumore alla mammella. Così come sarà essenziale tutelare la cardiologia e l’urologia, già potenziata con l’assunzione di sette nuovi medici, oltre all’endocrinochirurgia di Caltanissetta e Mussomeli e all’ortopedia di Mussomeli, che rappresenta un presidio di assoluto rilievo”. Uno scenario che almeno per l'ospedale “Vittorio Emanuele” si fa fatica a intravedere. Una ricostruzione che la segreteria cittadina del Pd respinge del tutto. “Apprendiamo con stupore le dichiarazioni dell’onorevole Michele Mancuso di Forza Italia, stesso partito del presidente della Regione Schifani e fortemente impegnato nelle politiche sanitarie in provincia oltre che leader del centrodestra nisseno. Davanti a un taglio di ben 36 posti letto negli ospedali in provincia, con 16 a Gela, 4 ciascuno a Niscemi e Mazzarino, 12 tra Caltanissetta e Mussomeli, parla di opportunità. Il paradosso è che la sua opportunità viene smentita dai sindaci della sua parte politica che nella Conferenza svolta giorni fa a Caltanissetta hanno bocciato sonoramente la proposta di revisione della nuova Rete Ospedaliera firmando il documento redatto dal sindaco di Gela e da altri amministratori provinciali. Questo documento è stato sottoscritto anche dal suo amico Walter Tesauro, primo cittadino di Caltanissetta, fresco di elezione a presidente del Libero Consorzio di Caltanissetta con la sua stessa acclamata regia politica, e dal sindaco di Serradifalco della Lega Burgio, figlio dell'assessore regionale alla sanità Faraoni. Evidentemente l'onorevole Mancuso – fanno sapere dalla segreteria dem - oltre a non essere collegato con la realtà territoriale della provincia, non è in linea con gli amministratori della sua parte politica. I cittadini dovrebbero spostarsi ancor più per un ricovero, i medici andrebbero a gestire emergenze senza personale, con una sanità sempre più distante dalla collettività e in particolare per le fasce piu bisognose della società. La sua rimodulazione sarebbe nei fatti un indebolimento strutturale del sistema ospedaliero, con meno posti letto, meno cure, meno sicurezza, più disuguaglianze. In altre parti della Sicilia, come Paternò, terra del presidente dell'Assemblea Regionale Galvagno, e Marsala, città del capogruppo Ars di Forza Italia Pellegrino, si investe. In provincia di Caltanissetta si taglia e lo si vorrebbe fare oltretutto in silenzio, senza confronto, senza coraggio, con grande approssimazione politica. Se la politica regionale, con l'assenso dell'onorevole le Mancuso e del centrodestra nisseno, ha scelto di voltare le spalle alla provincia di Caltanissetta, con forte incidenza su Gela e sui centri limitrofi, il territorio, con le forze politiche e sociali a sua difesa, non ha alcuna intenzione di restare in silenzio. Reagiremo con forza e determinazione nell'interesse delle nostre popolazioni”.


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