Gela. Dal sottosuolo continuano a riemergere i simboli di un passato di immenso valore culturale, ma il sindaco non ha neanche assegnato la delega alla cultura. Una disattenzione istituzionale, che l’esponente dem Licia Abela ritiene esemplificativa di una politica distante dall’obiettivo del rilancio culturale del territorio. “Non si può pensare alla riprogrammazione economica e culturale di una città come Gela senza che venga posta la ben che minima attenzione nei confronti di eventi unici come la scoperta del capitello. Ci troviamo davanti ad una situazione di una gravità inaudita – dice Abela – questa amministrazione comunale ha così tanto sottovalutato il significato della parola “cultura” da non prevedere nemmeno la delega corrispondente. Nessuno della squadra assessoriale voluta dal sindico ce l’ha, fatto mai avvenuto nella storia della politica recente. Questo sminuisce e svilisce la storia millenaria della città e ci dà la misura, ancora una volta, di quanto lo scarso interesse nei confronti dell’unica valida alternativa al passato industriale non sia di fatto tenuta in considerazione. Non bastano gli annunci propagandistici di una certa parte della maggioranza, che nulla hanno portato in termini di risultati. L’ultima consulta alla cultura, caldeggiata da una certa maggioranza, non è stata in grado di produrre nemmeno un evento di rilievo nonostante la disponibilità e generosità di illustri concittadini come Silvana Grasso, Alberto Ferro e Giovanni Iudice. Siamo convinti che l’importanza di queste personalità di ampio respiro culturale avrebbe favorito un richiamo internazionale di alto livello e a costo zero. Invece, ci siamo ancora una volta ritrovati a vedere bruciata l’ennesima occasione di far bene”.
Secondo l’ex assessore, è fondamentale lavorare sul patrimonio artistico e storico della città, troppe volte finito nei magazzini o in altri siti. “L’auspicio è quindi che anche questo straordinario ritrovamento non venga dimenticato o trasferito altrove, ma che trovi una giusta collocazione insieme a tutte le altre meraviglie che il passato continua a far riaffiorare dal sottosuolo – conclude – portando alla città l’occasione di riscatto che merita. Se così non fosse, sarebbe un atto gravissimo, l’ennesimo scippo da addebitare ad un’amministrazione inadeguata”.
È la sintesi della sua inadeguatezza e direi anche della sua incompetenza come ha dimostrato nella giunta Messinese. Pensavo che era sparita dalla scena.
Non saprei da dove iniziare per darle un giudizio perché, non l’ho mai vista adeguata ne come assessore ne tantomeno sul piano politico.
Se la debbo dire tutta è meglio che lasci perdere , perché la politica non è per lei. Gestione assessoriale zero assoluto,. Non è quella del trasporto dei disabilità o l’assessore dei voucher.