Gela. Le richieste della procura verranno formalizzate a settembre, davanti al giudice dell’udienza preliminare Lirio Conti. E’ toccato agli ultimi imputati che non l’avevano ancora fatto, sottoporsi all’interrogatorio richiesto dai legali di fiducia. Sono tutti coinvolti nella maxi inchiesta che ha riguardato la Residenza sanitaria assistita Caposoprano. I pm della procura ipotizzano diverse accuse, dalla truffa all’istigazione alla corruzione. L’inchiesta ha approfondito molti aspetti delle procedure che hanno condotto all’accreditamento della struttura sanitaria, ma anche al rilascio della sanatoria e dell’agibilità dell’immobile, che in passato fu usato come albergo. Vengono toccati non solo i vertici societari del gruppo che gestisce la Rsa, ma anche dirigenti regionali e comunali, manager Asp, oltre ad ex esponenti delle passate amministrazioni comunali. L’indagine venne chiusa nei confronti di Renato Mauro, Sandra Bennici, Raffaella Galanti, Rocco Ficicchia, Antonio Bonura, Marco Bruno, Ignazio Tozzo, Fabrizio Geraci, Davide Giordano, Maria Cannarozzo, Vito Scalogna, Lorenzo Maniaci, Giuseppe Sgroi, Michele Burgio, Carmelo Di Bartolo, Isidoro Bracchitta, Maurizio D’Arpa, Antonino Brignone, Sebastiano Macchiarella, Gaetano La Bella, Luigia Drogo, Calogero Buttiglieri, Salvatore Lombardo, Vincenzo Verdina, Vittorio Virgilio, Angelo Fasulo, Giuseppe D’Aleo e Giuseppe Fava. I poliziotti del commissariato e i finanzieri acquisirono atti e documenti. In giudizio, le difese hanno però prodotto una notevole mole di carte, che escluderebbe gli illeciti ipotizzati.
Parte civile è l’Asp (rappresentata dall’avvocato Giacomo Butera), che ha scelto di stare nel procedimento contro propri dipendenti. Una costituzione non ammessa solo nei riguardi di imputati accusati di omessa denuncia. Si tratta dell’ex sindaco Angelo Fasulo, dell’allora assessore Giuseppe D’Aleo, dell’ex segretario generale del Comune Vito Scalogna, ma anche di Giuseppe Fava, all’epoca presidente del consiglio comunale (che però risponde pure di altre contestazioni) e di funzionari del municipio. Toccherà al pm Eugenia Belmonte esporre le proprie richieste. Anche il legale dell’Azienda sanitaria provinciale concluderà a settembre. Nel pool di difesa ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Antonio Gagliano, Maurizio Cannizzo, Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Rocco La Placa, Rosario Giordano, Michele Aliotta, Davide Anzalone, Rocco Guarnaccia, Alfredo D’Aparo, Feliciana Ponzio, Giuseppe Cammalleri, Giuliana Marchese, Fabio Cosentino, Angelo Pennisi, Viviana Verdina, Michele Micalizzi, Ornella Crapanzano, Sergio Iacona e Fabio Cosentino.