Gela. Due cavalli forse utilizzati per le corse clandestine e poi destinati alla macellazione. Un caso di maltrattamento animali scoperto dalla polizia che ha portato alla denuncia di un uomo di 60 anni, che custodiva due cavalli all’interno di un furgone.
Uno dei due quadrupedi è stato soppresso dall’ufficio veterinario perché lo stato di salute era irreversibile. Aveva una zampa spezzata e non riusciva neanche ad alzarsi in piedi. L’altro cavallo è stato invece affidamento temporaneamente ad un volontario dell’Oipa, intervenuta sul posto insieme agli agenti del commissariato. Il proprietario del furgone è stato denunciato per ricettazione e maltrattamento animali.
Una telefonata anonima in commissariato ha portato ad intervenire in via Malpighi, nel quartiere Margi, dove erano stati segnalati dei rumori sospetti provenire da un furgone in sosta. Giunti sul posto, si accertava che effettivamente all’interno di un furgone marca Iveco modello Daily predisposto per il trasporto animali, gli agenti hanno scoperto due cavalli agitati che provocavano forti scossoni al mezzo in questione. Il proprietario è un gelese di 60 anni con precedenti di polizia specifici, abitante poco distante dal luogo dove era stato individuato il mezzo.
L’uomo non ha saputo spiegare il possesso degli animali. Un veterinario dell’Asp effettuava l’ispezione del mezzo, accertando che uno dei due cavalli era in discreto stato di salute, mentre il secondo presentava una zampa rotta, malnutrito, con escoriazioni evidenti e fortemente sofferente al punto di non riuscire ad alzarsi da terra. A quel punto veniva deciso di sopprimerlo.
