Gela. Sono bastati i primi giorni con precipitazioni intense per mettere in ginocchio buona parte della viabilità del territorio, soprattutto quella del Vallone, ma non solo. Il segretario provinciale della Fillea-Cgil Francesco Cosca, che in più occasioni ha denunciato la totale inadeguatezza delle infrastrutture viarie locali, torna a chiedere un incontro urgente con il commissario del Libero Consorzio di Caltanissetta Duillio Alongi e un intervento della prefettura. “La Fillea-Cgil denuncia – dice – per l’ennesima volta, quanto accaduto in questi giorni nelle strade del nisseno, soprattutto nel Vallone. Ci rivolgiamo a questa politica sorda e inefficace, che tanto proclama e nulla concretizza. Vogliamo segnalare al commissario del Libero Consorzio di Caltanissetta che dall’ultimo incontro avuto nel luglio 2020 nulla è cambiato. Siamo consapevoli che non si possano prevenire eventi metereologici di grandissima entità, ma una cosa è certa gli uomini preposti al controllo del territorio devono monitorare. Si potrebbero ammortizzare i danni che la natura ci riserva, se solo si mettesse in moto una macchina preventiva, in un territorio che è fortemente a rischio idrogeologico. La nostra viabilità, a partire dalla Gela-Butera, per finire nel martoriato Vallone, nelle aree di Caltanissetta, Mussomeli, Sutera e nei paesi limitrofi, è rimasta ai tempi dei carri con i muli. Sono solo regie trazzere”. La conta dei danni, anche questa volta è decisamente lunga. La Fillea vuole un nuovo tavolo con il commissario del Libero Consorzio e prende le distanze dalla politica che non fa.
“Non possiamo essere complici di una politica lenta e parolaia – conclude Cosca – per queste ragioni si chiede al prefetto la convocazione immediata dei responsabili delle procedure di appalto per il rifacimento delle strade al fine di ottenere un cronoprogramma chiaro, dando risposte ai cittadini dell’intera provincia, avviliti, provati, schifati e noi con loro, dall’inerzia e dall’immobilismo dei governi regionale e nazionale. Le parole vengano sostituite dai fatti, in questo caso dall’asfalto”.