Gela. A differenza degli schemi della campagna elettorale, quando l’alleanza di centrodestra ha deciso di farsi guidare dalla Lega, in consiglio comunale è tutta un’altra storia. Tra i banchi dell’opposizione, il ruolo di leader se l’è preso il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra. Non a caso, le frecciate reciproche stanno segnando il confronto tra lui e il sindaco Lucio Greco. Il primo cittadino non ha gradito l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza, che durante la discussione sul rendiconto 2018 hanno lasciato i loro scranni, in protesta contro l’ostruzionismo della maggioranza blindata. “L’opposizione continua a non collaborare per nulla”, ha detto il sindaco. Scerra, però, non accetta le parole dell’avvocato. “Il sindaco, forse, non ha ancora capito che la campagna elettorale è finita – dice l’esponente di “Avanti Gela” – ad oggi, la sua amministrazione comunale ha prodotto zero atti, nonostante abbia una maggioranza di sedici consiglieri. Il rendiconto 2018 è un atto gestionale, che di certo non porta la firma di questa amministrazione comunale. L’opposizione è uscita dall’aula e continuerà a farlo, fino a quando ci sarà una maggioranza arrogante che impedisce qualsiasi tipo di dibattito e anzi sembra quasi infastidita dai nostri interventi. Anche questa volta, hanno votato compatti il rendiconto, semplicemente perché sono sotto scacco. Il sindaco ha bloccato le nuove nomine in giunta e quindi, per ora, nessuno prende posizioni critiche. Non vogliono mettersi contro Greco, che invece si è assunto la paternità della nomina dell’amministratore della Ghelas”. Secondo Scerra, il sindaco non prende minimamente in considerazione le proposte che arrivano dai banchi, politicamente avversi. “Vorrei ricordargli, che siamo stati noi a prendere posizione sulla rescissione del contratto con Caltaqua, che è difficile ma non impossibile – continua – gli ho più volte chiesto di sapere con quale capitolato di appalto sta operando Tekra, nella gestione del servizio rifiuti. Perché sindaco e giunta non chiariscono? Al momento, sanno riunirsi solo per parlare dei posti in giunta e delle nomine. Non mi risultano vertici di maggioranza, con all’ordine del giorno la programmazione per lo sviluppo della città. Se volesse veramente collaborazione dalla minoranza, allora dovrebbe convocarci e avviare un dialogo proficuo”.
Scerra l’affondo lo fa al “cuore” dell’alleanza “arcobaleno”, chiamando in causa anche il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, tra i “fedelissimi” di Greco. “Si comporta come presidente della maggioranza – conclude – convoca i vertici dell’alleanza di Greco e partecipa attivamente. Mi dispiace dirlo, ma non assicura terzietà. Io stesso e altri consiglieri di opposizione abbiamo votato per lui al momento di designare il nuovo presidente, ma forse lo ha già dimenticato. Sono molto rammaricato”. Scerra lancia la sfida politica al gruppo del sindaco, che è la base di riferimento dell’alleanza “arcobaleno”.
Miiii il leader dell’opposizione ? Forse. Dimentica a quale schieramento faceva parte o meglio ancora con il suo parente Federico , prima a sinistra con Crocetta, poi con Fasulo, sempre a sinistra , ci hanno confezionato un contratto trentennale con caltaqua (andate a vedere chi sono i parenti sistemati) e ora si erge a Paladino della rescissione del caltaqua!!!
Avete rovinato la città .
Populista e povero illuso, prima che giudica l’attuale sindaco dovrebbe pensare il danno che hanno fatto del passato con il suo capo team Federico.
Oggi, dire che è di centro destra è sintomatologia di opportunismo perché nel passato è stato a sinistra e proprio lei, consigliere Scerra, è stato candidato con una lista ha sostegno di crocetta con la “cittadinanza democratica,” quindi compagno Scerra la sue esternazione non sono puramente casuali.