“Maggioranza non ha bisogno di maestrini”, Incardona: “Pd? Per me è valido alleato”

 
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Incardona esclude "tranelli" agli alleati

Gela. “Gruppi e sottogruppi non fanno bene alla maggioranza, ma anzi creano solo ulteriori fibrillazioni e in questa fase vanno evitate”. Il consigliere Udc Salvatore Incardona dimostra di gradire poco quello che sta accadendo tra i ranghi dei pro-Greco e si schiera nettamente con il sindaco. In questi giorni, c’è anche chi ha richiamato il precedente dell’ingresso centrista nel gruppo di Greco, per ribadire come l’avvocato tenda a non coinvolgere gli alleati in scelte, anche strategiche. “So cosa significa essere attaccato e l’ho vissuto sulla mia pelle – dice ancora – ho scelto però di lavorare a testa bassa. Il progetto della maggioranza si chiama Lucio Greco. Non capisco perché alcuni consiglieri si comportano da opposizione sui social e sui giornali, ma poi in aula agiscono come maggioranza. Non si può essere maggioranza ad intermittenza. Attacchi come quelli al consigliere Romina Morselli a cosa servono?”. L’area forzista e altri consiglieri pro-Greco in queste ultime settimane non si sono fatti sfuggire l’occasione di contestare molte decisioni dell’avvocato, a cominciare dalle misure per contrastare il contagio da Covid. “La maggioranza non ha bisogno di maestrini – aggiunge Incardona – onestamente, non ho compreso l’appello lanciato dai consiglieri di Forza Italia e “Libera-mente”. Anche come Udc sappiamo che non tutto quello che è stato fatto può meritare voti alti, ma non andiamo sui giornali ad aprire bagarre che fanno aumentare la tensione e allontanano la gente dalla politica. Ormai, ci vedono solo come quelli che litigano per i posti”.

Se Greco deve fare i conti con una sorta di opposizione interna, è anche vero però che dal Pd sono arrivate parole che non alzano il muro. “Il Pd? Non decido io – conclude Incardona – ma li ho sempre ritenuti validi alleati. Non ho condiviso solo il metodo che li ha portati a lasciare l’alleanza. Mi è sembrata quasi una telenovela. Ho buoni rapporti con i consiglieri del Pd e il voto sulla mozione del consigliere Alessandra Ascia lo dimostra. Chiaramente, decisioni di questo tipo spettano al sindaco. Io sono per il dialogo, anche con l’opposizione, purchè decida cosa voglia fare da grande”. I centristi, ancora una volta, confermano di essere tra i gruppi politici più vicini al sindaco e le tensioni di questo periodo sembrano rafforzare il rapporto, iniziato già sul finire dello scorso anno e culminato con l’ingresso in giunta.

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