Gela. “La tenuta del Partito Democratico in aula consiliare è ancora tutta da verificare, soprattutto dopo gli assestamenti decisi dal sindaco Angelo Fasulo”. Il vicepresidente del consiglio comunale Vincenzo Cirignotta appare ancora molto incerto sugli equilibri interni ad una maggioranza della quale fa parte come componente del gruppo dell’ex Mpa.
“In parte – continua – condivido il ragionamento fatto da Terenziano Di Stefano che lo ha condotto a lasciare noi autonomisti. Al momento, questo partito si regge solo a livello territoriale. Il nostro punto di riferimento rimane il deputato Pino Federico ma è certo che qualcosa dovrà cambiare”.
In ogni caso, il vicepresidente del consiglio comunale conferma la compattezza del gruppo ex Mpa. “In aula consiliare siamo in cinque – ammette – e, fino ad oggi, non abbiamo mai fatto mancare la nostra presenza a supporto dell’amministrazione”.
Ma non mancano i punti interrogativi. “Non nascondo di essere rimasto deluso davanti alla vicenda scaturita dalla proposta d’istituire un registro delle unioni civili – dice – vorrei sapere che fine ha fatto l’approfondimento annunciato, mesi addietro, dal sindaco Fasulo. L’approfondimento non può durare in eterno mentre altre città dell’isola dimostrano di avere una maggiore apertura mentale verso le nuove forme di convivenza diverse dal matrimonio”.
Il messaggio è stato lanciato. Intanto, Cirignotta, soprattutto nelle prossime settimane, dovrà portare avanti i lavori in consiglio comunale sostituendo, solo temporaneamente, il presidente Giuseppe Fava che, dopo le accuse mossegli da una dipendente comunale, ha scelto di prendersi una breve pausa di riflessione.