Gela. La maggioranza a sostegno del sindaco Angelo Fasulo continua a mostrare tutti i segni di una grave crisi. Durante la seduta di consiglio comunale di mercoledì sera, tre debiti fuori bilancio sono passati solo grazie ai voti degli esponenti d’opposizione rimasti in aula.
“Il sindaco deve capire – ha avvertito Terenziano Di Stefano – che nulla è scontato. I debiti fuori bilancio non possono essere approvati solo perché esistono sentenze oramai passate in giudicato. Bisogna analizzarli e capire chi ne sia l’eventuale responsabile”. L’aula, nonostante i numeri risicati, ha dato il via libera anche al debito fuori bilancio da oltre cinquecentomila euro legato a mancati pagamenti in favore dei rappresentanti della società comunale Ghelas.
Polemiche e toni assai aspri hanno dominato il dibattito quando si è trattato di valutare il punto relativo alle nuove procedure per l’assegnazione del servizio di riscossione della tosap. Netta la contrarietà dell’autonomista Vincenzo Cirignotta a trattare l’atto così come portato in aula: il provvedimeno, infatti, consentirebbe di esternalizzare il servizio in favore di privati almeno fino al 2015.
Lo stesso Cirignotta e Guido Siragusa si sono reciprocamente accusati e, alla fine, il tema è stato postposto. Neanche il tanto atteso piano triennale delle opere pubbliche è stato illusrato in aula: l’assessore al ramo Carmelo Casano avrebbe dovuto descriverlo per grandi linee. Davanti ad un’aula praticamente deserta, nonostante l’intervento del primo cittadino Angelo Fasulo, tutto è saltato: ancora una volta, il numero legale non ha retto.
