Gela. È accusato del duplice omicidio stradale di Nuccia Vullo e della piccola figlia Ludovica Caracappa. Il ventitreenne Salvatore Rinella verrà giudicato con il rito abbreviato dal giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore. È stati proprio il magistrato ad accogliere la richiesta inoltrata dalla difesa del giovane, sostenuta dall’avvocato Salvatore Incardona. Madre e figlia vennero travolte e uccise un anno fa lungo un tratto di via Venezia. Per loro non ci fu niente da fare, vennero colpite in pieno dalla Fiat Panda condotta dal giovane che è anche accusato di omissione di soccorso, per essersi allontanato dopo averle investite. In aula, si tornerà a fine febbraio per la discussione.
Rinella, anche in fase di indagini, ha sempre sostenuto di non essersi accorto della presenza di Nuccia Vullo e della figlia lungo la strada. Quelle terribili fasi sono state ricostruite dagli investigatori, utilizzando le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza delle tante attività commerciali della zona. Le vittime avevano appena finito di cenare ed erano uscite da un locale. I familiari della trentacinquenne e della piccola Ludovica (oggi presenti dal gup) sono costituiti parti civili nel procedimento. Fin dall’inizio hanno seguito tutte le fasi dell’inchiesta, assistiti dagli avvocati Riccardo Balsamo, Gionata Virga, Sebastiano Virga e Fabiola Fragale. I legali hanno svolto attività insieme ai loro periti di parte, soprattutto per accertare gli aspetti tecnici dell’intera vicenda. Diversi mesi fa, sono stati revocati i domiciliari imposti all’imputato. In udienza, l’accusa è sostenuta dal pm Eugenia Belmonte.