Gela. Potrebbero essere le battute finali, per arrivare poi all’apertura vera e propria dell’ex casa albergo Eni, nel progetto “Macchitella lab”. Il sindaco Terenziano Di Stefano ha richiesto, agli uffici del settore comunale patrimonio, un provvedimento ufficiale per prendere in carico l’intera struttura, destinata a diventare un polo per la formazione. L’immobile e la sua riqualificazione furono tra gli obiettivi prefissati per la destinazione di una parte delle compensazioni che Eni deve alla città. I particolari tecnici sono man mano stati smussati, sempre nel dialogo tra l’amministrazione e il management della multinazionale. “Ho chiesto agli uffici di preparare la delibera – precisa – il management di Eni è già autorizzato alla firma. Anche io devo esserlo prima di siglare l’intesa complessiva. In questo modo, il Comune si occuperà direttamente di “Macchitella lab”, prendendo in carico la struttura”. Potrebbe essere un passaggio quasi finale, per giungere all’apertura di un sito diventato quasi simbolo degli accordi tra Palazzo di Città ed Eni, all’indomani della riconversione di raffineria. Lo scorso settembre, sono riprese le riunioni tra le parti e già prima Di Stefano aveva riferito che c’era reciprocità, anche rispetto alla durata del comodato d’uso e alle somme necessarie per l’area e per gli interventi nella zona esterna.
Si dovrà procedere inoltre con una variazione di bilancio, essenziale in una fase di dissesto del municipio e senza uno strumento finanziario. L’ex casa albergo dovrebbe diventare un polo universitario e per la formazione. Inizialmente, era stato pensato come spazio di coworking e per le start up. L’avvio di corsi universitari potrebbe permettere agli studenti locali di evitare lunghe trasferte, purchè si arrivi ad un punto finale, dopo anni di attesa. Un ruolo lo avrà la fondazione “Mattei”, per conto di Eni.