Gela. I progetti potenziali intorno all’ex casa albergo a Macchitella, ormai riqualificata e destinata a diventare polo di formazione e culturale, non sono mai mancati. Ad oggi, però, la struttura, nonostante i lavori ultimati, continua a rimanere chiusa. Il polo “Macchitella lab” è stato uno dei temi più volte ripreso, in campagna elettorale, dal sindaco Di Stefano. Il gruppo di “Una Buona Idea” e lo stesso primo cittadino, quando era assessore nella giunta Greco, lavorano da alcuni anni su questa vicenda. Per questo, l’amministrazione comunale vorrebbe chiudere il cerchio. Nei prossimi giorni, Di Stefano avrà nuovi contatti con i vertici locali di Eni, a partire dal presidente di raffineria Walter Rizzi. “Abbiamo inoltrato alcune note – precisa il sindaco – su Macchitella lab ci sono tutte le condizioni per concludere. Le interlocuzioni vanno avanti e la prossima settimana contatterò il presidente Rizzi”.
Secondo il primo cittadino, non ci sono pezzi mancanti. “La questione della ristrutturazione è stata completata – sottolinea – il comodato d’uso è stato definito, abbiamo apportato modifiche minime chiedendo qualche anno in più. Abbiamo lavorato sul punto della somma da trecentomila euro per acquisire l’area, rispetto agli iniziali seicentomila euro. Poi, sono previsti gli stanziamenti che ci devono essere trasferiti per la messa in sicurezza della zona esterna. Non vedo alcun tipo di impedimento. Ci sono tutte le condizioni per concludere e dare alla città questa struttura molto importante”. Di Stefano pare intenzionato a percorrere un sentiero amministrativo che passa ancora una volta dal dialogo con la multinazionale, alla quale non a caso è stato chiesto inoltre lo sblocco di un milione di euro, come fondo da destinare agli incarichi tecnici per i progetti, così da attenuare le carenze di personale tra gli uffici dell’ente municipale.
