“M5s e Di Stefano hanno distrutto la città”, Scerra: “Centrodestra con dirigente del dissesto”

 
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Salvatore Scerra

Gela. “Perché mi danno quarto? Possono anche mettermi ultimo”. Il consigliere comunale Salvatore Scerra ha scelto un lungo intervento social per commentare i dati diffusi attraverso un sondaggio reso pubblico questa mattina. Non ne riconosce né l’esito né l’eventuale attendibilità, anche se lo sta usando in realtà per una disamina più ampia, anzitutto politica. Così, il candidato a sindaco di “Alleanza per Gela” non risparmia considerazioni nette. “Vanno dalla gente e si presentano come nuovi. Ma di quale novità parlano? Dal 2015, la città è stata amministrata dal Movimento cinquestelle, che ha avuto un sindaco, e da Terenziano Di Stefano, vicesindaco di un’accozzaglia. Hanno distrutto la città. Qual è la novità? “Una Buona Idea” che ha governato con Greco per cinque anni? Oppure il partito comunista? Sono nervosi, ci temono”. Scerra, che è stato tra i propugnatori della scissione locale del centrodestra, non trascura neppure i rivali “interni” della coalizione dell’ingegnere Grazia Cosentino. “La novità sarebbe un capo della burocrazia che ha sottomesso la politica? – dice inoltre – ora si presenta alla città come una novità. Parliamo di un dirigente che ha contribuito al dissesto dell’ente comunale e lo diremo nei nostri comizi. È sostenuta dai partiti? Ma quali partiti? In città non ci sono mai stati”. Il consigliere richiama una “storia che parla per me e dice chi sono”. Tocca un tema spesso sensibile in queste settimane. “Noi dalla gente andiamo con il sorriso – aggiunge – non abbiamo bisogno di presentarci. Sanno chi siamo. Non dobbiamo promettere nulla, neanche il lavoro”. La linea di demarcazione la ripropone.

“Non ho mai governato – sottolinea – perché i parlamentari che sono venuti in città non hanno parlato dell’ospedale o dell’elipista? Di chi è la responsabilità? I parlamentari arrivano e non sanno neanche arrivare in piazza Umberto I. Noi per questa città abbiamo un programma che la faccia diventare finalmente vivibile, normale. Senza scorrettezze”. Il leader di “Alleanza per Gela” va dritto lungo la strada che lo ha condotto, insieme agli alleati, a sviluppare un percorso distante dal centrodestra ufficiale e che ha attratto anche qualche esponente di punta dell’esperienza Greco.

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