M5s al bivio in città, Ventura: “Nostri ideali traditi ora ripartiamo dall’ambiente”

 
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Ventura fa capire che gli attivisti storici stanno guardando con interesse a quanto accaduto a Bruxelles

Gela. “L’establishment dovevamo farlo con i cittadini e non con i partiti. Chi ha lasciato il Movimento cinquestelle non ha affatto tradito, anzi”. Santi Ventura è uno dei grillini della prima ora, che da anni porta avanti il progetto, come attivista in città. Dopo quanto accaduto nelle ultime settimane ai vertici del movimento, con addirittura quattro deputati europei italiani entrati a far parte del gruppo dei Verdi, la base anche in città inizia a venire allo scoperto. “Abbiamo votato per le coalizioni? Allora, non vedo cosa ci sia di male ad avviare il dialogo anche con chi è uscito dal movimento ma sta portando avanti una linea programmatica che ha come base di riferimento l’attivismo ambientale – dice Ventura – non è possibile accettare un voto come quello sulla Pac o sul Mes. Tutto questo sta creando grossi disagi. Io mi sento tradito per quello che ho messo a disposizione”. Da tempo, gli attivisti storici seguono una linea che anche in città di certo non si sposa con quella dei portavoce ufficiali. Si è spesso parlato della presenza di almeno due gruppi, anche se lo scorso anno la candidatura a sindaco dell’avvocato Simone Morgana sembrava aver quietato gli animi, almeno temporaneamente. Lo scossone di Bruxelles e prima ancora quelli che ci sono già stati a Roma e alla Regione, stanno mettendo in luce una nuova via politica, almeno per gli attivisti che non si ritrovano più nelle posizioni “governative” dei grillini. “L’entità del Movimento cinque stelle sono le idee – dice ancora Ventura – noi siamo pronti a dialogare con tutte quelle forze che guardano alla prospettiva ambientale. Soprattutto in città, è un tema fondamentale, anche per le future generazioni. Il confronto va condotto con chi sposa questi ideali, a partire dagli esponenti che sono usciti dal movimento, ma che di certo non ne hanno tradito gli ideali. Altrimenti, a cosa è servito votare per costituire eventuali coalizioni politiche? Cosa dovremmo fare, accettare di continuare a governare con il Pd, con Renzi e con Forza Italia, che erano quelli che avremmo dovuto politicamente sconfiggere? Non si può ridurre tutto alle dirette facebook. Serve lavorare sul territorio, ad iniziare proprio dalla questione ambientale e il gruppo dei Verdi all’europarlamento ci sta dando questa possibilità”.

La scia degli eurodeputati fuoriusciti, tra i quali Ignazio Corrao che ha uno stretto rapporto politico con la base grillina in città, potrebbe essere la via battuta dagli attivisti locali, con scenari che allora potrebbero riservare anche altri sviluppi.

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