"Lupo trasparente, nessun affronto a M5s", Caci: "Fa bene Di Stefano a non applicare il manuale Cencelli"
L'adesione del consigliere Lupo fa seguito all'appoggio Mpa a Forza Italia e a Tesauro, alle provinciali di secondo livello: fattori che piacciono poco agli alleati. Alcuni dal sindaco si sarebbero aspettati una presa di posizione più consistente

Gela. Con un assessore, Valeria Caci, e con il neo consigliere sotto la loro bandiera, Lucia Lupo, gli autonomisti si rafforzano e non poco nella geografia politica della maggioranza del sindaco Di Stefano. Lupo ha lasciato i pentastellati per aderire a “Grande Sicilia”, il progetto nel quale è confluito l'Mpa. Un passo che malumori tra alleati ne ha generati parecchi, seppur sopiti dalle emergenze in atto, a partire da quella ospedaliera e per finire con il lungo percorso del bilancio stabilmente riequilibrato. Il sindaco Di Stefano, pur senza prendere posizione, ha riferito chiaramente che “situazioni di questo tipo vanno gestite in maniera differente”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, grande sponsor dell'ingresso della società civile nella lista M5s, certamente è rimasto scottato dal cambio di proscenio del consigliere Lupo. Il gruppo M5s perde un pezzo a favore dei lombardiani, con i quali i rapporti politici e istituzionali non sono mai stati tendenti al bello. Gli esponenti di “Grande Sicilia”, come spesso accaduto, pure a seguito della scelta fatta alle provinciali con il sostegno a Forza Italia e a Tesauro, non sembrano intenzionati ad alimentare sfide interne plateali. “Per noi – dice il riferimento territoriale Mpa Rosario Caci – si tratta di un altro passo nel percorso di crescita del gruppo locale. C'è ancora molto da fare ma siamo soddisfatti. Puntiamo tanto sui giovani e sulle donne, in primis. L'adesione del consiglire Lupo va in questa direzione. Voglio precisare che la sua scelta è stata trasparente. Ha comunicato la decisione nelle sedi opportune e a tutti gli esponenti di quel gruppo. Ho apprezzato il suo modo di agire. Tutti sono stati messi al corrente”. Una chiosa che pare rivolta allo stesso Di Paola, ieri piuttosto scettico sulle modalità adottate da Lupo e dall'Mpa. Il vicepresidente Ars ha riferito di non essere stato informato né dal consigliere né dal gruppo al quale ha aderito. “Per noi, il lavoro deve proseguire sempre nell'interesse della città – continua Caci – i risultati li stiamo ottenendo. L'attività del nostro assessore è molto apprezzata e ha riscontri. La delusione del sindaco? Posso comprenderla. Non vuole scossoni negli equilibri interni ma ha come obiettivo le scadenze amministrative. Però, era un percorso ormai inevitabile. Era chiaro da tempo. Devo dire che il sindaco sta lavorando molto bene, riesce ad assicurare equilibrio in maggioranza e non si fa attirare dalla mera applicazione del manuale Cencelli”. Gli autonomisti, come più volte ha ribadito Caci, non si sentono un problema politico tra le file del “modello Gela”. L'adesione del consigliere Lupo fa seguito all'appoggio Mpa a Forza Italia e a Tesauro, alle provinciali di secondo livello: fattori che piacciono poco agli alleati. Alcuni di questi, anche se non intendono sbilanciarsi pubblicamente, dal sindaco si sarebbero aspettati una presa di posizione più consistente, nel tentativo di mettere gli autonomisti davanti alla situazione di fatto. Di Stefano, fino a oggi, ha ritenuto che la linea da seguire sia un'altra, mantenendo tutti i colori dell'iniziale “modello Gela”. Gli esponenti Mpa, un anno fa, non riuscirono a superare la soglia di sbarramento, con un risultato che meravigliò parecchio. Oggi, hanno comunque un assessore e il gruppo consiliare. In Regione e in Provincia stanno nel centrodestra mentre in città non hanno mai abiurato al patto stretto con il sindaco. Il “trasferimento” del consigliere Lupo apre un versante politico ulteriore ma gli autonomisti mantengono l'aplomb solito. “Con l'adesione del consigliere Lupo non abbiamo voluto fare un affronto a nessuno né vogliamo reclamare qualcosa – conclude Caci – per noi, il progetto per la città va avanti”.