Gela. Un nuovo collegio di periti dovrà effettuare ulteriori accertamenti sulle condizioni psichiche della quarantatreenne Giuseppa Savatta, che nel dicembre di due anni fa ha ucciso le due figlie Gaia e Sofia Trainito. Le bambine vennero trovate ormai prive di vita all’interno dell’abitazione di famiglia in via Passaniti, nel cuore del centro storico. L’incarico agli esperti è stato ufficialmente assegnato dai giudici della Corte d’assise d’appello di Caltanissetta, davanti ai quali si sta tenendo il giudizio di secondo grado. Il verdetto di assoluzione emesso dal gup del tribunale di Gela è stato impugnato dai legali di parte civile che assistono i familiari delle bambine, gli avvocati Flavio Sinatra e Giovanni Giudice. I componenti del collegio peritale hanno giurato nel corso dell’udienza tenutasi la scorsa settimana. In primo grado, un altro collegio di periti ha decretato l’incapacità di intendere e di volere della donna al momento dei fatti. Una valutazione che ha spinto il gup a disporre l’assoluzione, così come chiesto anche dai pm della procura.
I legali di parte civile hanno invece insistito per la condanna della donna e per una nuova perizia collegiale, decisa invece in appello e con il consenso della procura generale. L’imputata è difesa dagli avvocati Pietro Pistone e Maria Luisa Campisi. In aula, si tornerà solo dopo il deposito della nuova perizia.
