L’ombra dei “tradimenti” elettorali, Ascia: “Votiamo Pd…un accordo con Federico? Illazioni”

 
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Ascia mette in dubbio i risultati della gestione Fidone

Gela. Nonostante i numeri sfavorevoli e le tante spaccature interne, i dem locali, da settimane, stanno cercando di rinsaldare i ranghi, nel tentativo di non perdere altri pezzi. Un’opera di “manutenzione” che viene condotta soprattutto dal segretario cittadino Peppe Di Cristina. Il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, pedina quasi fondamentale negli equilibri dem, almeno a livello di voti, sembra stare con il segretario. “Il fatto che la candidata ufficiale del centrosinistra al Senato Annalisa Petitto – dice – abbia voluto incontrare il partito locale, nonostante quanto accaduto dopo le scelte dei vertici, mi sembra già un fatto molto importante. Legittima la centralità del Pd cittadino, che comunque ha criticato le decisioni sulle candidature, arrivate da Palermo e Roma. I problemi interni? Si possono risolvere, a cominciare dalla vicenda del consigliere Salvatore Gallo, che mi sembra superata”. Ascia, quindi, mette un freno all’emorragia di veleni interni, che rischia di mettere a repentaglio la salute dell’intero partito cittadino. “Votare per candidati diversi da quelli del Pd? E’ assurdo – continua – sarebbe una scelta da fare, qualora non si condividesse più un certo percorso politico, ma non è il mio caso. Sarà necessario, comunque, anche un esame di coscienza interno ed un confronto con tutto il centrosinistra, anche per capire quali saranno i prossimi passi da muovere”.

“Accordi con Federico? Solo illazioni”. Per mettersi alle spalle i rumors di eventuali tradimenti alle urne, il presidente smentisce qualsiasi intesa elettorale con esponenti di altri partiti. “L’incontro con Pino Federico? Nessun mistero – conclude – l’ho ricevuto in municipio solo per una visita ufficiale, così come hanno fatto anche altri candidati alle politiche del 4 marzo. Di certo, se avessi voluto stringere un accordo elettorale con un esponente di Forza Italia non l’avrei fatto in municipio. Il resto, sono solo illazioni che vanno respinte, perché del tutto infondate”.

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