Gela. Quell’affidamento va fermato e così è stato.
Stop all’affidamento. Niente loculi prefabbricati, almeno per il momento, tra i viali del cimitero Farello. Davanti alla continua necessità di requisire loculi alle confraternite, che negli scorsi anni hanno edificato nel sito, il sindaco, pochi giorni fa, ha firmato un’ordinanza urgente. Ottanta loculi prefabbricati dovevano essere forniti da un’azienda di Caltanissetta, la Cgcom srl, proprio per evitare nuove requisizioni, già superiori a quota mille. Il segretario generale Pietro Amorosia, tornato a svolgere funzioni di anticorruzione in municipio, ha però stoppato tutto. Sono stati sollevati diversi dubbi sull’affidamento all’azienda nissena, a cominciare dalla necessità di verificare i criteri dell’aggiudicazione ma anche i prezzi pattuiti. In base alla nota redatta dal segretario generale, inoltre, il provvedimento sarebbe dovuto arrivare dal dirigente responsabile e non certo dal sindaco. Osservazioni, quelle formulate dal responsabile dell’anticorruzione, che hanno preso spunto da una nota fatta pervenire dal consigliere comunale di DiventeràBellissima Giovanni Panebianco, a sua volta pronto a chiedere spiegazioni su un affidamento deciso dal sindaco, ma senza che siano stati precisati tutti i presupposti della scelta. Così, il primo cittadino, con la nota in mano firmata da Amorosia, ha deciso di revocare l’assegnazione, pur scrivendo che il suo provvedimento è stato emesso dopo “un’istruttoria coerente”. Così, Messinese ha passato gli atti al dirigente del settore, chiedendo di “porre in essere ogni consentita azione finalizzata alla risoluzione della problematica relativa alla indisponibilità di loculi da adibire alla sepoltura, anche provvisoria, nel cimitero Farello”. Tutti gli atti, inoltre, sono stati trasmessi all’Autorità nazionale anticorruzione. Quando sulla scena spuntano cimiteri e affidamenti d’urgenza, meglio stare attenti.