Gela. Un primo confronto in prefettura, a Caltanissetta, dopo la sospensione dei contratti che legano Eni alla Turco Costruzioni. Questa mattina, sindacati, funzionari della prefettura nissena e manager della multinazionale, si sono incontrati, dopo la convocazione giunta nella tarda serata di ieri. Il vero punto interrogativo dell’intera vicenda, che difficilmente vedrà una ripresa delle attività della Turco, almeno in raffineria, rimane il prossimo futuro dei lavoratori. Da quanto emerge, sia Eni che la prefettura hanno aperto all’ipotesi di valutare l’eventuale assorbimento dei lavoratori in altre aziende. A questo punto, però, gli stessi sindacati dovranno sondare il campo. All’incontro di questa mattina, c’erano gli edili di Fillea, Filca, Feneal e Ugl e i confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Il fronte, almeno per ora, appare compatto, anche se il riassorbimento degli operai Turco non sembra un percorso così scontato.
Prima di tutto, infatti, bisognerà attendere le mosse dell’azienda edile, che ha appena ricevuto lo stop dai manager del cane a sei zampe, ma continua a mantenere cantieri fuori dal circuito Eni. Se l’attività in raffineria non dovesse più proseguire, sarà necessario provvedere al licenziamento di tutti i dipendenti, impegnati nel sito di contrada Piana del Signore. A breve, potrebbero partire le riunioni con gli imprenditori interessati all’assorbimento. I lavoratori della Turco, già negli scorsi mesi mobilitati per settimane contro i licenziamenti, non sembrano intenzionati ad accettare soluzioni tampone, magari con contratti a tempo determinato, da rinnovare periodicamente. Scelte che i segretari Francesco Cosca, Francesco Iudici, Giovanni Abela e Dathan Di Dio dovranno valutare con attenzione e non è da escludere un monitoraggio costante dei confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo, Maurizio Castania e Andrea Alario.
Impresa Turco fallita, avanti il prossimo fallimento d’impresa, GRAZIE CROCETTA, RENZI, DE SCALZI, E TUTTI GLI ALTRI, con questo investimento non si perdeva un posto di lavoro, i fatti dicono che sono fallite in 4 anni non so quante imprese non mi ricordo i nomi, saluti a tutti