Il declino dello smart working in Italia è stato motivo di preoccupazione negli ultimi mesi. Con il ritorno della maggior parte delle aziende italiane ai modelli tradizionali, questo allontanamento dalla logica del lavoro a distanza ha avuto un effetto negativo sull’ambiente. L’aumento delle emissioni causate dal pendolarismo, e da altre attività associate al lavoro in ufficio, rischia di contribuire in modo significativo all’incremento delle emissioni inquinanti in Italia.
Smart working in calo: un preoccupante passo indietro
Il declino dello smart working in Italia, dati alla mano, è significativo. In base ad alcune analisi di settore, la Penisola negli ultimi mesi ha perso circa 1 milione di lavoratori a distanza. Si parla quindi di un passo indietro preoccupante, nonché immotivato, considerando l’enorme potenziale dello smart working per le aziende. In base alle analisi, infatti, le imprese grazie al lavoro a distanza potrebbero arrivare a risparmiare fino al 30% dei consumi.
In che modo il calo dello smart working può impattare negativamente sull’ambiente? Lo abbiamo anticipato poco sopra. In primo luogo, bisogna considerare le emissioni inquinanti prodotte dagli spostamenti necessari per recarsi al lavoro, ovvero l’utilizzo massiccio delle automobili. Questo tema, infatti, è sempre più discusso negli ultimi tempi, con figure predisposte che vanno alla ricerca di una soluzione. Inoltre, come detto, le stesse aziende possono risparmiare sui consumi. Infine, ritornando al discorso sulle auto, lo smart working fa bene anche alla mobilità cittadina, riducendo del 25% il traffico stradale.
Come rendere la propria attività lavorativa più green?
Ci sono diverse strategie che tutti noi possiamo adottare per rendere la nostra attività lavorativa più green, e questo concetto riguarda sia i dipendenti, sia le aziende stesse. I lavoratori possono ad esempio rinunciare all’auto (quando possibile) e ricorrere alla mobilità green, usando le auto elettriche, i monopattini, le e-bike e le biciclette classiche. Anche il car sharing e il car pooling entrano di diritto in questo elenco. Le aziende, dal canto loro, dovrebbero incentivare i dipendenti all’utilizzo di questi sistemi.
Ma una delle prime cose da fare dal punto di vista dei datori di lavoro, per vestirsi di green, è la seguente: dare un’occhiata al tipo di fornitura che si utilizza e, nel caso, pensare di affidarsi ad una proposta di energia elettrica per aziende presente online, erogata da fornitori che sfruttano le risorse rinnovabili. Anche la digitalizzazione degli archivi entra di diritto in questo pacchetto di soluzioni per essere green, così come l’attenzione nei riguardi dei consumi di energia elettrica e gas. In ufficio, i dipendenti dovrebbero ridurre la quantità di spazzatura prodotta, abolire l’uso della plastica, portarsi il pranzo da casa e fare molta attenzione agli sprechi di una risorsa preziosa come la carta. In conclusione, nonostante il calo dello smart working sia pesante da digerire, sia le aziende sia i dipendenti possono sfruttare molte opzioni green.