Gela. Il gruppo assicurativo Generali entra nel dibattimento avviato dopo lo schianto mortale che costò la vita al dipendente di banca Fabrizio Cusimano.
L’incidente mortale. Il trentottenne, in sella alla sua moto, fu vittima di un gravissimo incidente lungo la Gela-Manfria. Morì sul colpo e a nulla valsero i primi soccorsi. A rispondere dell’omicidio colposo, c’è l’agrigentino Diego Leone che, nell’agosto di tre anni fa, si trovava alla guida dell’auto che avrebbe impattato con la moto di Cusimano. Il giudice Lirio Conti ha accolto le richieste giunte dalle parti civili, ovvero i legali che assistono i familiari della vittima. Gli avvocati Anna Comandatore, Dalila Di Dio e Giorgio Milone hanno proprio chiesto che il gruppo assicurativo Generali venisse citato come responsabile civile. Dopo i primi rilievi e le perizie dei tecnici, si arrivò ad ipotizzare la responsabilità del conducente dell’auto che, in base alle accuse, avrebbe invaso un tratto della carreggiata. La difesa dell’imputato sostenuta dall’avvocato Michele Lazzara, anche in fase di udienza preliminare, ha contestato la ricostruzione d’accusa, escludendo qualsiasi invasione di carreggiata da parte di Leone che, in base a quanto indicato, stava viaggiando proprio in direzione di Licata mentre Fabrizio Cusimano, in sella alla sua moto, faceva rientro in città. In aula, si tornerà ad ottobre.