Gela. “Non ci sono posti disponibili al momento, la prima data utile è ad ottobre 2025″.
Questa è la risposta che ha avuto un’anziana donna gelese che da anni convive con il diabete. Come ogni anno da quando convive con la patologia ha chiamato il Cup per prenotare la visita a cui deve obbligatoriamente sottoporsi con cadenza regolare, ma a quanto pare per quest’anno sarà impossibile.
Il figlio lancia un appello all’amministrazione locale e regionale affinchè anche alle fasce più deboli della società sia garantito il diritto alla salute.
Per prenotare una prestazione, come descritto sulla prescrizione medica presentata dall’utente, il database fa riferimento al codice prestazione , alla tipologia d’accesso , alla classe di priorità indicata dal Medico Prescrittore e al quesito diagnostico. Le agende presenti sul software sono suddivise ed esclusive per classe di priorità , non comunicanti tra loro. Ciò significa che il software ricerca la disponibilità di una data per ciascuna classe di priorità , secondo l ‘offerta preventivamente concordata con
l’ Unità Operativa per un lasso di tempo che : pari a 72 ore per le prestazioni in U (Urgenza), a 10 giorni per le prestazioni in B (Breve) a 60 giorni per le prestazioni in D (Differita) e pari a 120 giorni per le prestazioni richieste in P (Programmabile) dal 01/01/2020.
Il sistema dopo avere caricato i dati ricerca la prima data utile disponibile per la prestazione selezionata che però non rientra mai nel range di giorni in cui le prestazioni dovrebbero essere effettuate.
Anche chi ha delle esenzioni particolari, come accade alla signora di Dio, riceve lo stesso trattamento.