Gela. Avrebbero utilizzato mezzi per la raccolta dei rifiuti in città non conformi alla normativa in materia. Così, a giudizio finiscono i responsabili delle aziende Roma Costruzioni e Sap, già impegnate nel servizio di raccolta e smaltimento appaltato dall’ex Ato Cl2.
L’esposto e le indagini. Al centro delle indagini condotte dai magistrati della procura, sono finiti Giuseppe Romano e Angela Mirabile, all’epoca dei fatti legali rappresentanti delle due aziende. Le indagini partirono da un esposto presentato dalle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra. Stando alle segnalazioni, nel settembre di quattro anni fa, gli autocompattatori in servizio avrebbero sversato liquami lungo le strade di diversi quartieri cittadini. Una presunta anomalia segnalata che, adesso, sarà al centro del dibattimento. Gli imprenditori finiti a giudizio, difesi dagli avvocati Fabrizio Ferrara e Giuseppe Scozzari, hanno sempre contestato le accuse, escludendo che ci sia mai stata alcuna violazione di norme ambientali.