Gela. A novembre i trentadue imputati dovranno presentarsi davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale. L’inchiesta sulle presunte irregolarità nell’accreditamento della Residenza sanitaria assistita Caposoprano riguarda ex amministratori locali, dirigenti Asp e del Comune, ma anche vertici della società che controlla la struttura sanitaria. Nel giudizio, ci sarà anche l’Asp. L’azienda sanitaria si costituirà parte civile. Una scelta assunta dal management con un provvedimento ufficiale. L’incarico è stato assegnato all’avvocato Giacomo Butera che dovrà rappresentare l’ente, in un giudizio che vede coinvolti dipendenti attualmente nei ranghi della stessa Asp. Una lunga attività d’indagine che adesso verrà valutata dal gup. Le contestazioni mosse dagli inquirenti sono tutte legate al sistema di accreditamento della struttura sanitaria ma anche alle procedure per il rilascio della concessione edilizia e a quelle di cambio della destinazione d’uso dell’ex hotel Caposoprano, immobile che oggi ospita le attività della Residenza sanitaria assistita. A metà agosto, il provvedimento di fissazione dell’udienza preliminare è stato notificato ai legali di tutti i coinvolti. Sono definitivamente usciti dal procedimento, invece, l’attuale deputato regionale del Pd Giuseppe Arancio, l’ex parlamentare all’Ars dello stesso partito Lillo Speziale e il funzionario regionale Salvatore Sammartano.
Dal gup dovranno presentarsi l’ex sindaco Angelo Fasulo, l’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, l’ex assessore comunale Giuseppe D’Aleo, l’ex direttore generale del municipio Renato Mauro, Sandra Bennici, Raffaella Galanti, Rocco Ficicchia, Antonio Bonura, Marco Bruno, Ignazio Tozzo, Fabrizio Geraci, Maria Cannarozzo, Vito Scalogna, Lorenzo Maniaci, Giuseppe Sgroi, Michele Burgio, Carmelo Di Bartolo, Donato Fidone, Giovanni Costa, Isidoro Bracchitta, Maurizio D’Arpa, Antonino Brignone, Sebastiano Macchiarella, Gaetano La Bella, Luigia Drogo, Calogero Buttiglieri, Salvatore Lombardo, Vincenzo Verdina, Vittorio Virgilio, Aldo Fulco, Maurizio Tranchina, Marco Bruno. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal sostituto procuratore Eugenia Belmonte.