Gela. Non hanno scelto riti alternativi e dopo il rinvio a giudizio devono rispondere alle accuse davanti al collegio penale del tribunale. Angelo Gagliano, Rosario Vitale, Massimo Castiglia e Luigi Barone sono stati coinvolti nell’inchiesta “Mutata arma”, insieme ad altri presunti complici. Per i magistrati della Dda di Caltanissetta, in aula con il pm Matteo Campagnaro, sarebbero vicini al gruppo mafioso dei Rinzivillo. Il dibattimento è stato aperto. I poliziotti della mobile nissena e quelli del commissariato hanno fatto luce soprattutto sulle armi che la famiglia avrebbe avuto a disposizione. Nel corso dell’inchiesta, sono emersi anche viaggi per la droga.
Contemporaneamente, gli altri coinvolti nell’indagine attendono il verdetto del gup del tribunale di Caltanissetta. I quattro imputati che verranno giudicati dal collegio penale del tribunale (presidente Miriam D’Amore e a latere Marica Marino e Silvia Passanisi) sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Enrico Aliotta, Francesco Villardita e Giuseppe Cascino.