Gela. E’ slittata alla prossima settimana la riunione fissata al dipartimento regionale acqua e rifiuti per valutare la vicenda dell’impianto di compostaggio di contrada Brucazzi, uno dei pochi ancora attivi in Sicilia e gestito dall’Ato Cl2. La convocazione era pervenuta al commissario liquidatore dell’ambito Giuseppe Panebianco. Tra le ipotesi in campo c’è soprattutto quella dell’ampliamento, che garantirebbe una portata maggiore, così come chiesto anche da molti comuni dell’area. Panebianco già da tempo segue la vicenda e non ha mai nascosto i problemi generati da un sistema che fin dall’origine si è dimostrato insufficiente rispetto alla mole di materiale da trattare. Ma non è l’unica questione che gira intorno all’impianto. Il deputato regionale Nuccio Di Paola, probabilmente la prossima settimana, avrà un incontro con l’assessore Alberto Pierobon. “Chiederò se ci siano spiragli per trasferire quell’impianto dalla zona di Brucazzi all’area della discarica Timpazzo – dice Di Paola – per noi, l’impianto va spostato in discarica”.
Una richiesta legata alle tante lamentele che arrivano dagli imprenditori insediati nell’ex area industriale Asi che mal sopportano le sgradevoli emissioni generati dal ciclo del sistema di compostaggio. Cattivi odori generati da un impianto dalla tecnologia ormai vetusta. In realtà, proprio Panebianco aveva già proposto un’ipotesi di questo tipo. “Mi fa piacere che il deputato regionale Di Paola stia seguendo la questione – dice – stiamo cercando di capire se sia possibile arrivare ad una soluzione che anche come Ato chiediamo di mettere in campo. Purtroppo, il sistema che è alla base dell’impianto di compostaggio non ci permette di abbattere gli odori e crediamo sia necessaria una collocazione diversa”. Su questo punto, il commissario nei mesi scorsi ha avuto un confronto con i componenti della commissione ambiente e sanità del Comune, presieduta dall’altra grillina Virginia Farruggia.
