Milano. “L’idrogeno va bene con l’elettricità: per la mobilità siamo stati i primi ad aprire stazioni di servizio per l’idrogeno. Ci stiamo preparando per essere pronti”. Così ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, rispondendo alle domande durante la presentazione del Piano strategico 2023-2026. “Poi abbiamo due progetti al sud sull’idrogeno verde per la nostra raffineria di Taranto e per la raffineria di Gela”, continua. Lo scorso anno, due progetti per lo sviluppo di idrogeno verde di Enel Green Power ed Eni sono tra i beneficiari italiani del supporto pubblico autorizzato dalla Commissione europea nell’ambito di Ipcei Hy2Use, il programma comune di interesse europeo elaborato e notificato congiuntamente da tredici stati membri, che erogheranno complessivamente fino a 5,2 miliardi di euro per sostenere la ricerca e l’innovazione, la prima applicazione industriale e la costruzione delle relative infrastrutture nella catena del valore dell’idrogeno. Intestatario della notifica di finanziamento è South Italy Green Hydrogen, la joint venture creata dalle due società per portare avanti lo sviluppo dei progetti. Gli impianti saranno realizzati uno all’interno della bioraffineria di Gela, dove sarà installato un elettrolizzatore da 20 Mw, e l’altro nelle vicinanze della raffineria di Taranto, dove sarà installato un elettrolizzatore da 10 Me, entrambi con tecnologia Pem. L’idrogeno verde, prodotto utilizzando esclusivamente energia rinnovabile, è stato individuato dalle due aziende come soluzione idonea per contribuire al processo di decarbonizzazione dei due stabilimenti.
“L’idrogeno c’è, esiste ma è in fase preparatoria. Chi ne parla molto forse segue un trend, la nostra strategia è molto concreta”, ha continuato Descalzi. Nel segmento dell’idrogeno verde, il Gruppo Enel sta sviluppando progetti anche in Spagna, Cile e Stati Uniti. Eni, principale produttore e consumatore di idrogeno in Italia, ha inoltre inaugurato a giugno 2022 la stazione di servizio idrogeno di Mestre e sta studiando ulteriori iniziative in Italia e all’estero per la decarbonizzazione delle industrie hard to abate e della mobilità pesante. L’obiettivo è di arrivare a produrre 4 Mtpa di idrogeno low carbon e rinnovabile al 2050.