Gela. Si cercherà di arrivare ad un’intesa che possa evitare i licenziamenti. Il management di Sudelettra ha dato riscontro alla richiesta delle organizzazioni sindacali che seguono la vertenza dei lavoratori della società elettrostrumentale. Un incontro si terrà la prossima settimana. L’azienda lucana per anni ha lavorato nell’indotto di raffineria Eni. Ormai da tempo, però, lo stallo su nuovi appalti ha fatto precipitare la situazione. Senza commesse, per gli imprenditori è impossibile mantenere il cantiere locale e i ventisette dipendenti si sono ancora una volta ritrovati davanti alle comunicazioni di fine rapporto. Già nel recente passato Sudelettra aveva optato per la procedura di licenziamento, sempre respinta dalle segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm (con i segretari Alessio Pistritto, Orazio Gauci e Nicola Calabrese). I dipendenti hanno ottenuto l’attivazione della cassa integrazione coperta con i fondi dell’area di crisi complessa, ormai in scadenza.
Quello del licenziamento sarebbe un passaggio irrecuperabile, con l’azienda pronta a dire addio al sito locale. I lavori per il progetto “Argo-Cassiopea” e gli altri appalti previsti invece in raffineria potrebbero essere uno sviluppo da valutare con attenzione ma gli imprenditori lucani non sembrano per nulla convinti e attendere ancora non sarebbe una strada percorribile, almeno allo stato. I sindacati cercheranno di invertire la rotta anche se i numeri attuali di Sudelettra in città non sono favorevoli.
