Gela. Terzo giorno di stop dell’indotto della fabbrica Eni. Anche questa mattina, tornelli presidiati dagli operai della Turco Costruzioni, in protesta contro i continui ritardi nei pagamenti, ai quali si aggiungono i quarantuno licenziamenti già decisi dall’azienda (per il personale a tempo indeterminato) e i trenta contratti a termine non rinnovati. I lavoratori dell’indotto di tutte le altre aziende si sono fermati, a supporto della mobilitazione degli edili. Per il 6 febbraio è fissato un vertice in prefettura, a Caltanissetta.
Al tavolo, i segretari provinciali di Fillea, Filca e Feneal, i vertici di Turco Costruzioni e anche i responsabili locali di Eni. La protesta degli operai dell’azienda edile, che da mesi contestano i ritardi nei pagamenti, da mercoledì mattina si è trasferita davanti ai tornelli di ingresso della raffineria di contrada Piana del Signore.