Gela. Difficile il rapporto tra giornalisti e politici. I primi hanno il dovere di informare, fungere da sentinelle a difesa dei cittadini e della verità. E’ una questione deontologica. I politici sanno che possono essere elogiati o criticati. E’ il gioco delle parti.
Succede di sentirsi a volte offesi o eccessivamente criticati. Ed allora il mezzo spesso per difendersi non diventa il confronto pubblico ma la querela di parte. I giornalisti non sono depositari della verità e sbagliano anche loro quando si convincono di essere infallibili. Ammettiamo, a volte emerge un pizzico di presunzione anche da parte nostra. Confessare i propri errori non significa essere deboli ma altrettanto seri e professionali.
A volte basta una stretta di mano. E’ quello che è successo ieri tra il nostro direttore Luca Magnuco e il capogruppo del Megafono in consiglio comunale, Gaetano Trainito. Il medico oculista ha deciso di ritirare la querela sporta nei confronti del nostro collega. Lo scontro verbale, dai toni accesi, si era verificato lo scorso agosto nel corso dell’inaugurazione del vecchio pontile, alla presenza di tante autorità tra cui il presidente Crocetta.
Il chiarimento è servito a distendere i toni. Luca ha chiesto scusa a Trainito per quei termini molto duri ed il consigliere ha accettato il passo indietro, ammettendo di aver anche lui alzato troppo i toni. Vicenda chiusa ma il consigliere Trainito sa tutto questo non condizionerà minimamente il senso critico di Luca e del nostro sito, che darà spazio agli interventi di Trainito, ma sarà pronto a criticare se il caso lo richiede. E’ il gioco delle parti…
Non tutti si accontentano di una stretta di mano ed in consiglio c’è qualcun altro convinto di poterci spaventare con querele per diffamazione. Stia tranquillo, abbiamo documenti e spalle larghe per dimostrare che quello che scriviamo è confortato da riscontri. Anche giudiziari. Chi ha orecchie per intendere intenda…