Liberali contro tutti: "Amministrazione incapace, opposizione consociativista mentre FI e Fdi stanno in silenzio"
Il coordinatore locale Gianni Incardona e i dirigenti hanno condotto una disamina partendo dal provvedimento che sblocca definitivamente i fondi per la rete fognaria di Manfria

Gela. Un'amministrazione comunale “demostellata” che sta portando “allo sfascio” la città e un'opposizione, di fatto, impalpabile, con il “silenzio di Forza Italia e Fratelli d'Italia”. I liberali, che alle amministrative optarono per il progetto con Scerra candidato a sindaco, non si rivedono né nel “modello Gela” né nel centrodestra all'opposizione, che ritengono “consociativista”. Il coordinatore locale Gianni Incardona e i dirigenti hanno condotto una disamina partendo dal provvedimento che sblocca definitivamente i fondi per la rete fognaria di Manfria. Per i liberali, però, le “recenti scene di giubilo” dell'amministrazione non sono per nulla giustificate. “Il decreto regionale era già stato emesso nel novembre dello scorso anno e le somme non sono sufficienti per l'intero progetto – fanno sapere gli esponenti Pli – il sindaco e i suoi assessori avrebbero dovuto ottenere l'integrazione dalla Regione e nelle more organizzare il bando di gara per la successiva aggiudicazione”. Criticano inoltre lo stato attuale dei cantieri partiti in città, finanzianti in prevalenza con i sistemi “Qualità abitare” e “Rigenerazione urbana”. “I finanziamenti vennero ottenuti dalle amministrazioni precedenti e ci risulta che la maggior parte dei cantieri è in una condizione di desolante fermata, per non parlare – aggiunge Incardona - dell'eterna presa in giro dei due musei, la cui apertura viene rinviata di mese in mese”. Le critiche sono forti circa l'attuale degrado che si registra in diverse zone della città e il Pli avrà un incontro con i comitati di quartiere. Secondo i liberali, in una prospettiva più strettamente politica, si prepara “un'ammucchiata senza precedenti, da una parte il centrodestra e dall'altra un centrosinistra allargato allo scopo di accaparrarsi posti di potere, di utilizzare la macchina amministrativa per incarichi professionali figli del più becero clientelismo attraverso un forsennato assalto alla diligenza”. Sugli atti dell'amministrazione “manca ogni controllo da parte dell'opposizione, che allo stato è rappresentata solo dal Pli”, viene sottolineato. Secondo i liberali, “l'ammucchiata” è resa ancora più evidente dalle mosse di Italia Viva e “PeR”, sempre più vicini al “modello Gela” del sindaco Di Stefano. “Come faranno a convivere l'Mpa, Azione e Sud chiama nord con Iv e “PeR”, a proposito del quale sarebbe utile riavvolgere il nastro degli interventi di Donegani, in questi mesi, contro l'amministrazione Di Stefano”, commenta Incardona. Sono certi che gli azzurri di Forza Italia e i meloniani di Fratelli d'Italia, accomunati da un “silenzio assordante”, siano responsabili delle divisioni del centrodestra, prima alle amministrative gelesi dello scorso anno e poi alle provinciali. Invitano “i consiglieri comunali di centrodestra e quelli non allineati a riflettere sull'esigenza di non dare la Provincia in mano a dilettanti allo sbaraglio”, rafforzando ancora di più la bocciatura del sindaco Di Stefano.