Gela. La giornata della memoria alla Quasimodo si è celebrata con la presenza della giornalista e scrittrice, Lia Levi, che con i ragazzi delle terze classi ha chiacchierato del suo ultimo romanzo “questa sera è già domani”. 87 anni, scampata all’Olocausto, Lia Levi ha risposto alle decine di domande che i ragazzi le hanno posto, molte, ovviamente, incentrate sulla sua condizione di ebrea, che si salvò dall’olocausto, solo grazie alle suore che accolsero lei e le sorelline, il giorno del rastrellamento nel ghetto di Roma. Era il 16 ottobre, del 1943, la gestapo arrestò 1259 persone, quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica. Oggi, viene ricordato come il sabato nero di Roma. Ad ascoltare l’appassionante racconto della Levi, non c’erano solo gli studenti, insieme agli insegnanti, hanno partecipato all’incontro anche alcuni genitori che si sono lasciati trasportare in questo viaggio della memoria, che ha notevolmente coinvolto anche la scrittrice che in più di un’occasione si è complimentata con i ragazzi per le domande che le ponevano.
“Questa sera è già domani”, è ambientato a Genova, e racconta la storia passata del marito della scrittrice. E’ la storia di una famiglia ebraica negli anni delle leggi razziali. Una storia molto simile a quella di tanti migranti dei giorni nostri, perseguitati alla ricerca della salvezza, ma nessun paese li vuole. Una vicenda, racconta la scrittrice, di disperazione e coraggio realmente accaduta, ma completamente reinventata, che attraverso il filtro delle misteriose pieghe dell’anima ci riporta a un tragico recente passato. L’incontro di stamattina, rappresenta uno degli obiettivi che la scuola Quasimodo si prefissa da sempre, e cioè, formare i ragazzi attraverso la lettura, il confronto e lo scambio di idee.