Gela. Mentre il centrodestra, già nelle prossime ore, potrebbe ufficializzare una posizione comune, dopo le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Maurizio Melfa, i dem si guardano intorno. Il segretario cittadino Peppe Di Cristina sembra intenzionato a verificare quanto sta accadendo in municipio. “La prossima settimana – dice – convocherò anche il gruppo consiliare. L’addio di Melfa dovrebbe indurre il sindaco ad una profonda riflessione”. Nelle ultime ore, c’è chi ha rilanciato l’ipotesi di una mozione di sfiducia, la terza. Se il centrodestra compatto convergesse su questa soluzione, con il sostegno certo dei grillini del Movimento cinque stelle, allora anche dai banchi del centrosinistra potrebbero rispondere all’appello. In quel caso, sarebbe sfiducia sicura per il sindaco Domenico Messinese. Dopo i due precedenti flop, però, la mozione è vista quasi come uno spauracchio. “Non credo che l’addio di Melfa sposti molto – spiega però il consigliere dem Guido Siragusa – probabilmente, si è accorto tardi dell’assoluta inadeguatezza amministrativa di questa giunta. Il sindaco si sarebbe già dovuto dimettere. Melfa ha preso una decisione che ritengo quasi normale. Senza risultati eravamo prima, senza risultati siamo rimasti anche durante l’incarico dello stesso Melfa e, purtroppo, senza risultati rimarremo anche dopo”.
“Mauro e Granvillano contro la loro stessa giunta”. Tra i banchi del centrosinistra, comunque, il malcontento monta. “C’è un totale scollamento, sembra mancare del tutto la comunicazione tra il sindaco e i suoi assessori – spiega Carmelo Casano – l’esempio lampante, solo l’ultimo in ordine di tempo, è quello del PalaCossiga. Gli assessori Giovambattista Mauro e Valentino Granvillano parlano di certificati di collaudo carenti e si riferiscono sempre al passato. Ma l’hanno capito che il loro sindaco governa ormai da tre anni? Quindi, criticano la gestione della loro stessa giunta, ma ne continuano a far parte. Perlomeno Melfa ha avuto la coerenza di lasciare l’incarico”.
