Gela. Senza dirigenti Eni, senza energia elettrica in aula ma con la protesta degli autotrasportatori che attendono ancora di comprendere quale futuro li aspetti dopo il disimpegno della multinazionale nel settore del polietilene.
Alla fine, i consiglieri comunali convocati per una seduta monotematica sul caso Eni hanno deciso di rinviare al prossimo lunedì. “Stiamo facendo la fine dei cretini – ha detto il consigliere comunale Giuseppe Di Dio – non capisco come mai i dirigenti dell’azienda e l’amministrazione comunale abbiano deciso che noi consiglieri non abbiamo alcun diritto di conoscere il piano industriale della società”. Ancora più esplicito è stato il suo collega Antonino Ventura. “Invito gli autotrasportatori che protestano – ha ammesso – a scegliere sedi migliori. Se qualcuno non l’avesse ancora capito, quì non ci considera nessuno. Contiamo poco o nulla”. La protesta degli autotrasportatori, comunque, è andata ugualmente in scena. Sono oltre cento gli operatori interessati che, davanti al blocco quasi totale della produzione di polietilene in città deciso dai dirigenti della società Versalis, rischiano di perdere qualsiasi opportunità di lavoro. Ieri mattina, il vertice convocato tra le stanze del centro direzionale Asi di contrada Brucazzi, non ha fornito alcuna apertura. I dirigenti di Versalis, società del gruppo Eni, hanno confermato la volontà di ridimensionare definitivamente la produzione nel sito di contrada Piana del Signore. L’unica possibilità per gli autotrasportatori sarebbe quella di trasferire la loro attività in altri siti italiani. “Ma come dovremmo fare? – si chiedono – abbiamo ancora le rate dei nuovi mezzi da pagare e, adesso, ci dicono che non c’è più alcuna possibilità di lavoro”.