Gela. Un anno e sei mesi di reclusione. E’ quanto deciso dal giudice Miriam D’Amore, al termine del dibattimento svoltosi nei confronti di Gaetano Brosco. Era accusato di stalking, a danno della consorte. Il rapporto tra i due si era interrotto ma l’imputato, che nel tempo è stato anche coinvolto nell’inchiesta “Stella cadente”, cercò in maniera insistente di riallacciare i contatti con la donna. Ci sarebbero state minacce. Lei, alla fine, denunciò.
Si è costituita parte civile nel giudizio, assistita dall’avvocato Giovanna Cassarà, che a sua volta ha concluso per la condanna dell’imputato, così come richiesto anche dalla procura. L’insistenza dell’imputato e i metodi violenti generarono timore nella consorte.