Gela. LegaCoop è pronta a licenziare i dipendenti in caso di conferma di dismissioni in Raffineria. “Siamo fortemente preoccupati per le intenzioni di Eni espresse ieri per bocca dell’AD Ing. Descalzi in merito alla riconversione verde della Raffineria di Gela.
Condividiamo a condizione che si mantengano gli attuali livelli occupazionali sanciti dal protocollo d’intesa firmato in Prefettura nel 2012. Manifestiamo solidarietà ai lavoratori che da giorni sono in lotta”.
La preoccupazione nasce, non tanto dalla proposta, che se allineata alle progettualità che si stanno attuando nel resto dell’Europa, porterebbe quanto meno a mantenere i livelli occupazionali nella Raffineria di Gela, quanto alle reali intenzioni che ENI deve subito manifestare per fare investimenti in tecnologia ed innovazione anche in Italia ed in particolare in Sicilia, facendo si che il sistema della raffinazione diventi conveniente e produttivo. Sappiamo che il Presidente della Regione è impegnato in questa direzione. Riteniamo importante che anche il Governo Nazionale intervenga”.
“Non è possibile che ai tempi d’oggi l’alternativa alla salvaguardia dell’ambiente sia la disoccupazione. Le nuove tecnologie, di cui Eni è in possesso possono risolvere il dilemma. Occorre fare presto delle scelte, le nostre aziende cooperative sono al collasso, si medita anche di procedere a licenziamenti avendo esaurito tutti gli ammortizzatori sociali e non avendo più la capacità di anticipare stipendi. La Sicilia non può avere assestato un altro colpo mortale. Occorre che si assumano rapidamente delle decisioni e che nel frattempo il gruppo ENI garantisca il lavoro a Gela.