“Leadership e candidato FdI? Ci siamo sempre espressi in tal senso”, Nigrelli: “E’ giusto confrontarsi”

 
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Il presidente provinciale FdI Gianluca Nigrelli

Gela. Tra le fila di un centrodestra in cerca di un’intesa complessiva per le imminenti amministrative, c’è chi vorrebbe chiudere il cerchio non oltre lunedì prossimo. Domani mattina, come abbiamo riportato, è in programma il primo vertice ufficiale dei partiti d’area, con relativi riferimenti provinciali. L’accordo non sembra così immediato ma si tenterà di mettere le basi, probabilmente a partire dalla proposta che sarà portata al tavolo dai meloniani di Fratelli d’Italia, padroni di casa dato che la riunione è fissata nella sede cittadina del partito, in pieno centro storico. Il nome individuato nella rosa finita all’attenzione dei vertici nisseni e palermitani, è quello dell’attuale capogruppo consiliare Vincenzo Casciana. E’ riuscito a superare la concorrenza interna degli altri consiglieri e di dirigenti della prima ora. Da quello che emerge, non tutte le segreterie dei partiti d’area fanno salti di gioia per la proposta individuata da FdI. E’ quasi scontato che si cercherà di imbastire ragionamenti ulteriori, sempre comunque in una prospettiva di coesione. “L’unità nel centrodestra è imprescindibile, se si vuole vincere – dice il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Gianluca Nigrelli – penso sia interesse di tutti”. Il partito non ha mai nascosto, rifacendosi ai numeri del governo nazionale e di quello regionale, l’intenzione di guidare l’alleanza, a cominciare dalle urne del prossimo giugno. Per settimane, c’è stata un’attesa generale, così da permettere al gruppo di esprimere il nome del potenziale candidato della coalizione. Con Casciana, la dirigenza FdI inizierà a sondare gli umori ufficiali delle altre anime del patto da stringere. Il partito della Meloni vorrebbe avere il via libera per la leadership, anche se il ticket nisseno con Forza Italia non sembra replicabile a livello cittadino. “Noi ambiamo alla guida della coalizione – aggiunge Nigrelli – la nostra intenzione è questa. Lo abbiamo sempre fatto presente. Non è una novità per nessuno. Però, è giusto che ci si confronti. Non vogliamo imporre niente a nessuno. E’ opportuno vedersi con gli altri alleati e ognuno farà le proprie valutazioni”. Il marchio dei meloniani sulla coalizione work in progress sembrava più che scontato, almeno fino a qualche mese fa. Oggi, invece, le condizioni potrebbero aprire opzione differenti. Già l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, leader Mpa, la scorsa settimana ha del tutto escluso che possa valere un accordo FI-FdI, soprattutto in città. Su questo punto, altri pezzi del centrodestra locale si sono espressi chiedendo che il confronto sia del tutto aperto, senza precondizioni.

Ci sarà un candidato unitario del centrodestra? I meloniani ci proveranno ma in ballo c’è anche la consistenza del loro partito, a livello territoriale scosso dalle vicende palermitane dell’Ars che potrebbero generare, in attesa dell’esito del ricorso giudiziario, un cambio di guardia nello scranno del parlamento regionale (con l’uscita dell’attuale deputato Giuseppe Catania e il subentro del coordinatore cittadino Salvatore Scuvera). FdI difficilmente potrà mettersi in coda a decisioni assunte da altri partiti o movimenti.

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