Gela. Parere negativo alle modifiche che la giunta comunale (sempre che rimanga in sella dopo venerdì) vorrebbe apportare al piano economico finanziario 2014 sui costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È questa la scelta che sarebbe stata assunta dal collegio dei revisori dei conti. Per il sindaco Domenico Messinese e per il suo vice Simone Siciliano (che ha appena rinunciato alla delega al settore) quel Pef sarebbe all’origine degli squilibri economici che stanno dilaniando le casse del municipio, con una massa enorme di debiti fuori bilancio da coprire. L’iniziale costo di circa sette milioni di euro all’anno sarebbe del tutto insufficiente a garantire il pagamento complessivo del servizio, generando inevitabilmente uscite superiori e attività extra. Insomma, la giunta Fasulo e i tecnici del municipio avrebbero calcolato male i numeri di quel piano economico finanziario. Dal collegio dei revisori, presieduto dalla commercialista Assunta Cattuto, arriva però uno stop. Pare non sia possibile variare le cifre di un Pef già approvato. L’atto di correzione voluto dalla giunta dovrà comunque arrivare in aula consiliare, sfiducia permettendo, ma già con il peso di un parere tecnico negativo. Intanto, a breve in municipio sara’ la volta del commissario regionale indicato per arrivare all’approvazione del rendiconto 2017, uno degli atti finanziari fondamentali che l’amministrazione comunale (come altri documenti dello stesso tipo) non è ancora riuscita a portare in aula consiliare.