Le tariffe della Tari, la giunta pensa ad un adeguamento: “Il servizio può scendere sotto i 10 milioni ma bisogna evitare debiti”

 
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Gela. Una bozza, ancora solo provvisoria, è stata trasmessa alla commissione comunale bilancio. Per avere un Piano economico finanziario completo, però, sarà necessario qualche altro giorno. Una relazione verrà allegata al Pef. Tutto gira intorno all’effettivo costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città e alle tariffe Tari che verranno portate in aula dalla giunta. “Stiamo cercando di avere un servizio che possa impegnare somme anche inferiori ai dieci milioni di euro – dice l’assessore Simone Siciliano – allo stesso tempo, però, tutto ciò che non viene adeguato rischia di diventare un debito che non verrà subito pagato dai cittadini ma che l’ente, in ogni caso, dovrà coprire. Abbiamo preparato una relazione molto completa”. “Al momento – spiegano Simone Morgana e Vincenzo Cirignotta della commissione comunale bilancio – abbiamo ricevuto solo una bozza del Piano economico finanziario. La stiamo valutando ma è probabile una convocazione dell’assessore Fabrizio Morello”. A questo punto, appare quasi inevitabile un adeguamento delle tariffe Tari, ferme al 2014. “Stiamo valutando l’ipotesi di adeguare le tariffe – dice l’assessore al bilancio Fabrizio Morello – non c’è ancora nulla di certo e nei prossimi giorni avremo un quadro decisamente più chiaro”.

“Le tariffe devono passare dal consiglio comunale”. Già domani sera, in realtà, la giunta è chiamata a presentare i primi dati sulle tariffe Tari, direttamente in aula consiliare. Gli esponenti del Polo Civico Guido Siragusa e Sandra Bennici hanno presentato un’interrogazione sul tema. Sul fronte di eventuali aumenti, la posizione del capogruppo del Partito Democratico Vincenzo Cirignotta appare più che chiara. “La giunta può anche pensare di aumentare le tariffe Tari – dice – ma sarà il consiglio comunale a valutare. Dovranno spiegare per quale ragione vengano adeguate le tariffe. Di certo, a livello politico, non troveranno terreno fertile. Il consiglio deve tutelare anzitutto i cittadini”.

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