Le sue origini risalgono al XI secolo, la chiesa nissena che ospitò opere preziosissime
Chiesa di San Giovanni, Caltanissetta: XI sec., arte barocca, stucchi, confraternita del Purgatorio e un bozzetto in terracotta segreto.
Nel cuore del quartiere degli Angeli a Caltanissetta, sorge la Chiesa di San Giovanni, conosciuta anche come del Purgatorio. Le sue origini risalgono all’XI secolo: citata già nel 1101 come priorato dipendente dall’Abbazia della Santissima Trinità di Mileto, è stata profondamente rinnovata nel 1711, grazie ai lasciti del sacerdote Riccobene. Oggi mantiene la sua atmosfera mistica e storica, tra vicoli antichi e spiritualità popolare.
Un viaggio tra arte, fede e trasformazioni
La facciata in arenaria, elegante e armoniosa, presenta un portale sormontato da una statua di San Giovanni e un finestrone che illumina la navata centrale; accanto, la torre campanaria riecheggia le campane su un rione ancora intriso di suggestioni medievali.
All’interno, la navata unica si apre su tre altari laterali, decorati con stucchi del 1806 e opere da scoprire: una Immacolata in scultura settecentesca realizzata da Biangardi, un San Giuseppe ligneo e un raffinato dipinto del medesimo santo attribuito a Pollace. Il fonte battesimale, il più antico della città, testimonia rituali secolari.
La chiesa ospitò anche preziose opere oggi trasferite al Museo Diocesano: un bozzetto in terracotta raffigurante San Giovanni e il misterioso Crocifisso dello Staglio, un’opera su tavola oggi custodita presso l’Abbazia di Santo Spirito.
Distruzione, rinascita e restauro
Durante il bombardamento del 1943, l’edificio subì seri danni ma fu prontamente ricostruito entro il 1945, restituendolo alla funzione cultuale. Nel 2008, interventi della Soprintendenza ne hanno restituito splendore, dalle coperture lignee ai raffinati affreschi e decori interni, preservando un bene artistico di grande rilevanza.
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