Gela. Dall’ex sindaco Domenico Messinese presero le distanze dopo pochi mesi dall’insediamento della sua prima giunta, oggi i grillini stanno cercando di seguire una strada che li possa condurre ad una scelta condivisa. Un altro “divorzio” politico non lo vogliono neanche prendere in considerazione. Sanno di avere i numeri in città ma dovranno evitare contrapposizioni interne, che ci sono state e sono sempre dietro l’angolo. Rispetto a tre anni fa, probabilmente anche i criteri di scelta del candidato muteranno. I grillini da qualche giorno hanno lanciato la funzione Open Comuni sulla piattaforma Rousseau. Ogni iscritto certificato potrà presentare una propria candidatura a primo cittadino e una lista di consiglieri. Non sarà più necessario passare dal vaglio dei meetup ma servirà comunque la certificazione rilasciata dall’alto. Per ora, nomi ufficiali non ce ne sono e si susseguono solo le ipotesi. Molto dipenderà anche dai portavoce. Tre anni fa, la vittoria grillina non era pronosticata da nessuno. Adesso, invece, tanti li aspettano al varco e le percentuali nazionali mettono paura sia al centrodestra che al centrosinistra locali. I grillini potrebbero bissare il successo del 2015, soprattutto se le due coalizioni non riusciranno a trovare nomi validi.
“Per ora, non abbiamo avviato alcuna fase di programmazione né sui punti da proporre né sui candidati – dice il senatore Pietro Lorefice – chi cerca di accelerare, lo fa solo a titolo personale. Sarà importante valutare le decisioni del capo politico. E’ ancora troppo presto e non dimentichiamo che c’è un ricorso sul quale il Tar deve pronunciarsi”. Nonostante uno dei portavoce cerchi di predicare calma e attesa, tra i grillini i giochi sono già aperti.