Le puntò un coltello alla gola, scatta la condanna per l’ex marito violento

 
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Gela. Arrivò a puntarle anche un coltello alla gola dopo quarant’anni di matrimonio,
costellati da continue violenze. Così, il giudice Antonio Fiorenza ha condannato a nove mesi di reclusione, con pena sospesa, l’ex marito della vittima, costituitasi parte civile.

Emanuele S., inoltre, dovrà pagare una provvisionale da 3 mila euro. Il giudizio a carico dell’uomo è scattato a seguito della denuncia sporta dalla donna.
Stando alla ricostruzione dell’accusa, nel giugno di tre anni fa, l’imputato avrebbe aggredito l’ex moglie con l’obiettivo di intimorirla, puntandole un coltello alla gola.
L’uomo, intanto, avrebbe intrattenuto un’altra relazione sentimentale. “Voleva uccidermi – disse in aula la vittima – mi aggredì mentre dormivo in camera da letto”.
In questo modo, il giudice ha accolto la linea portata avanti non solo dalla pubblica accusa, rappresentata dal pm Francesco Spataro, ma anche quella del legale di parte civile, l’avvocato Joseph Donegani che ha proprio chiesto la condanna del marito violento.

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